Che vigilia di Natale sarà per i volontari di varie nazionalità che sulle imbarcazioni delle Ong perlustrano il mare per essere pronti a prestare soccorso, a salvare dal rischio di naufragi, a rifocillare e riscaldare i profughi ghiacciati dal vento e dalle onde, prestando massima attenzione con occhi e orecchie nel buio della notte? E che cenone della vigilia potranno permettersi per poi ricominciare, domani, Natale, a vigilare sul mare? Come non essere grati a questi eroici uomini e donne che per spirito di solidarietà umana, di amore per il prossimo, per grande generosità si sostituiscono agli egoismi infiniti dei Paesi ricchi e dei rappresentanti delle loro istituzioni?
Neppure un grazie, anzi, alcuni, tra i quali i governanti italiani, pronti a rendere più alti i muri, a complicare ulteriormente il loro lavoro con la scusa di lottare contro i trafficanti di uomini. E ringalluzziti dalla sentenza di Palermo continueranno a festeggiare il loro eroico ministro anche durante il cenone di stasera, nel caldo dei loro saloni e salotti o sugli chalets di montagna. Eroico perché ha difeso strenuamente il ‘sacro suolo della Patria’ da pericolosissimi barbari pronti a trasformarsi in invasori. Un vero esercito, formato da 147 uomini, donne e bambini per i quali il sequestro di persona, per sentenza, non è esistito. ‘Il fatto non sussiste’ è stato decretato. Come se davvero in quei 19 giorni in balia delle onde, su un battello di dimensioni ridotte che, secondo la nuova principessa del foro italiano, avrebbe ‘bighellonato’ per il Mediterraneo, da sequestrati si fossero trasformati in crocieristi impegnati in una distensiva vacanza.
Ma è Natale per tutti. Sì, ma con quali valori? Quelli della solidarietà, dell’accoglienza, della disponibilità, della generosità? O quelli dell’egoismo, dell’esclusione, della chiusura? Quali i modelli di riferimento? Papa Francesco o Musk e Bannon? Enrico Berlinguer o Meloni e Salvini? Gandhi o Hitler? Matteotti o Mussolini?
La nostra comunità, noi di Articolo 21 non abbiamo incertezze. E per questo i nostri più sinceri, grati affettuosi auguri di Buon Natale vanno a tutti i volontari – per mare o sulla terra – che si occupano degli altri, dei bisognosi, dei diseredati, di chi affronta enormi difficoltà per assicurare a sé e ai propri cari un futuro degno di essere vissuto.
Per gli altri un auspicio e una sollecitazione. L’egoismo è autodistruttivo, anche se non viene immediatamente individuato e condannato. Per questo rimane indelebile un verso di una splendida canzone di De Andrè che, riferita ad una vicenda che segnò il mondo giovanile del ‘68, così diceva: “anche se vi siete assolti, siete lo stesso coinvolti”.