Il 3 dicembre 2019 nasce la Fondazione Antonio Megalizzi e oggi, dopo cinque anni, è sempre più viva la missione di promuovere l’educazione alla cittadinanza europea, l’informazione di qualità e la cultura della democrazia, sulla scia del lavoro di Antonio.
Antonio Megalizzi, giovane giornalista scomparso a seguito dell’attentato di Strasburgo dell’11 dicembre 2018, aveva raccolto la sfida di raccontare in maniera pop il sogno europeo e di concretizzarne gli obiettivi, con impegno civico e senso critico.
Con questo spirito, la Fondazione è stata istituita per volontà della famiglia di Antonio, insieme al supporto di numerosi enti e associazioni – la Provincia autonoma di Trento, il Comune di Trento, l’Università degli Studi di Trento, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, il Sindacato dei Giornalisti del Trentino Alto Adige, l’Unione Sindacale Giornalisti Rai, RadUni e Articolo21 – e ancora oggi continua a operare come risultato di un impegno collettivo, con una rete di volontari e partner che continua a crescere.
Sono centinaia, infatti, i giovani – e non solo – che si impegnano quotidianamente per dare forma alle attività e ai progetti della Fondazione sul territorio nazionale ed europeo.
Tra questi, il Progetto Ambasciatori, giunto alla sua quarta edizione, ha formato ad oggi 120 giovani universitari provenienti da tutto il territorio nazionale, che hanno portato il messaggio di Antonio ad oltre 10.000 studenti nelle scuole italiane dal 2021. Gli Ambasciatori, giovani motivati e appassionati, guidano bambini e ragazzi a capire l’impatto dell’Unione europea nella vita quotidiana e a diventare cittadini attivi e consapevoli.
Negli anni il Progetto Ambasciatori è cresciuto e ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui il patrocinio del Ministero dell’Università e della Ricerca per la prima edizione e la selezione tra i finalisti del Premio del Cittadino Europeo 2021. Le Summer School della terza e della quarta edizione hanno ottenuto la Medaglia del Presidente della Repubblica. La quarta edizione, inoltre, ha ricevuto il Patrocinio del Parlamento europeo ed è stata inserita nel programma di Trento Capitale Europea del Volontariato.
L’impegno della Fondazione si è progressivamente ampliato, portando attività educative anche fuori dai confini nazionali, in Francia, Spagna, Austria, Slovenia, Romania, Polonia e Svizzera, e coinvolgendo giovani studenti europei sui temi della partecipazione democratica e cittadinanza attiva.
Nel corso degli anni sono state realizzate numerose iniziative per onorare la memoria di Antonio. Diverse università italiane, come Trento, Macerata e Verona, hanno istituito premi di laurea e borse di studio a suo nome. Sono state, inoltre, installate nove panchine europee dedicate ad Antonio in tutta Italia, quale simbolo di dialogo, memoria e solidarietà, e intitolate aule scolastiche e studi radiofonici, come lo studio radiofonico al Parlamento europeo a Strasburgo, che porta il nome di Antonio e del suo collega Bartek Orent-Niedzielski, scomparso anche lui a seguito dell’attentato. Tra i momenti più toccanti della storia della Fondazione, nel 2021, il conferimento della laurea ad honorem ad Antonio da parte dell’Università di Trento, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dell’allora Presidente del Parlamento europeo David Sassoli.
Quest’anno, infine, ha preso il via il primo progetto europeo della Fondazione, You-Pod, che coinvolge scuole italiane, francesi e polacche, con l’obiettivo di promuovere la cittadinanza europea e di creare un dialogo tra giovani di Paesi diversi, stimolandoli a confrontarsi sui temi della partecipazione e dell’impegno civico.
Come ogni anno, l’11 e il 14 dicembre saranno giorni dedicati al ricordo di Antonio, in occasione dell’anniversario dell’attentato a Strasburgo del 2018 e della sua scomparsa. Attraverso attività e iniziative, la Fondazione rinnova il suo impegno a portare avanti il messaggio di Antonio, trasformando il ricordo in azioni concrete che continuano a ispirare giovani e comunità.