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Sciopero generale del 29 Novembre: Salvini precetta. Le reazioni

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La Costituzione indica nel lavoro il fondamento della Repubblica, e sottolinea il valore della dignità della persona. Per questo l’ANPI sostiene tutte le lotte delle lavoratrici e dei lavoratori per migliori condizioni di vita e di lavoro, contro il dilagare del precariato, contro il meccanismo degli appalti e dei subappalti che mette tragicamente in discussione la sicurezza sul lavoro, per una scuola che formi davvero i cittadini di domani e un servizio sanitario pubblico universalistico che garantisca a tutti in tempi brevi e certi l’accesso alle prestazioni, per una retribuzione dignitosa e proporzionata al carico di lavoro, per una reale politica del lavoro. Si tratta di disposizioni costituzionali troppe volte rimosse o violate. L’ANPI esprime inoltre la sua preoccupazione per reiterate affermazioni governative in cui si minaccia di mettere in discussione il diritto di sciopero“.

Con questa nota l’ANPI prende posizione al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori dopo la precettazione ad opera del ministro Salvini che intende ridurre a 4 ore lo sciopero proclamato per il 29 Novembre.

CGIL e UIL hanno già annunciato che impugneranno il provvedimento non solo davanti al TAR ma – ha detto la segretaria nazionale della Cgil, Maria Grazia Gabrielli  –   “non escludiamo neanche di approfondire tutte le vie necessarie alla tutela in primis dello sciopero generale e dei lavoratori a cui viene leso questo diritto“.

Articolo 21 esprime la solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori.

 


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