Mentre il sottosegretario del ministro della giustizia Delmastro delle Vedove provava ed esprimeva intima gioia nel far sapere ai cittadini che “non lasciamo respirare” i detenuti, un ventottenne detenuto nel carcere di Marassi a Genova smetteva di respirare. Non conosciamo il suo nome, ma sappiamo che si era stretto un cappio attorno al collo nella sua cella martedì scorso e che è morto nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Martino pochi giorni dopo.
Se è questo il modo di non fare respirare le persone, ci stanno riuscendo bene, con 78 uomini e 2 donne che si sono tolte la vita dall’inizio dell’anno, impiccandosi mentre erano affidate allo Stato. Altre 18 persone sono morte in carcere per cause da accertare e 115 per cause naturali. È proprio vero, non li facciamo respirare.