Dopo cinque giorni di eventi, ben 1585 per la precisione, iniziati il 30 ottobre e terminati la sera del 3 novembre, cala il sipario sulla cinquantottesima edizione del Lucca Comics and Games, la fiera internazionale del fumetto, della cultura pop e del gioco che quest’anno ha omaggiato il Centenario di Giacomo Puccini con programmi e installazioni ispirate all’opera del grande musicista lucchese che il mondo ci invidia. A disegnare ben tre locandine dell’edizione appena trascorsa, Lucca Comics and Games 2024 – The Butterfly Effect, è stato un altro grande maestro, l’illustratore giapponese Yoshitaka Amano delle cui opere ha anche impreziosito le splendide sale del Palazzo Ducale di Lucca.
La rassegna, nutritissima di dibattiti, workshop, laboratori, sessioni di gioco, show case ed anteprime cinematografiche, quest’anno è stata baciata dal sole dall’inizio alla fine; le temperature infatti sono state superiori alla media stagionale, cosa che ha permesso ai cosplayers e agli ospiti di godere appieno delle mura medievali, dei baluardi, dei sotterranei e di tutta la bellezza della città definita per antonomasia il salotto della Toscana.
Anche quest’anno Lucca la bella ha dimostrato di meritare assolutamente il podio per la qualità degli eventi culturali proposti e per la capacità attrattiva di portare nell’”arborato cerchio” giornalisti e ospiti provenienti da tanti Paesi del mondo.
Per tale ragione gli spazi della città, come ormai da diversi anni, sono stati divisi con uno schema che pare funzionare bene: il Family Palace al Real Collegio, il Community Village al Giardino degli Osservanti, i seminari e dibattiti nelle chiese secolari, i giochi di animazione, i libri e i fumetti nei molteplici stand del centro storico, gli amanti della cultura del Sol Levante al Japan Town nel Polo Fiere, la Musica al Palatagliate.
E poi ancora teatri, musei e fondazioni si sono trasformati in cenacoli d’arte e luoghi d’incanto. Le attesissime anticipazioni cinematografiche, seguite da conferenze e cast, sono state proiettate nei cinema della città toscana. A sorpresa ha stupito tutti la parata davanti alla Chiesa di San Michele che ha visto protagonista Francesco Totti in versione guerriero per il lancio del Gladiatore 2 in uscita il 14 novembre.
Un podio a parte meritano la mostra per il 50° Anniversario del gioco di ruolo fantasy Dungeons and Dragons, alla Chiesa dei Servi, e la Tana del Drago nel sotterraneo intitolato, con una cerimonia solenne, a Gary Gygax e Dave Arneson i creatori del gioco.
E’ veramente difficile riuscire a raccontare i numerosissimi momenti/eventi dedicati al dialogo interculturale e intergenerazionale attraverso l’arte, il fumetto, il gioco, il videogioco, la musica, il cinema e l’intrattenimento, e rendere pienamente la potenza comunicativa e quel naturale bisogno di evasione dal reale e fuga nel sogno di cui ognuno di questi momenti/eventi è portatore. E’ più facile invece fissare i momenti più rappresentativi per provare a seguire il filo conduttore e catturare un pensiero, un’immagine, uno stato d’animo dell’universo parallelo Comics.
Tra i momenti che mi hanno maggiormente emozionata c’è senz’altro quello relativo alla menzione speciale alla fumettista palestinese Mahasen Al-Khatib, morta il 20 ottobre 2024 a Jibalija, nella Striscia di Gaza, durante un bombardamento dell’esercito israeliano. Il premio di Mahasen, voce forte e coraggiosa che utilizzava il fumetto come strumento sociale di riscatto per narrare le sofferenze del suo popolo, è stato ritirato al Teatro del Giglio da Gianluca Costantini, il fumettista più impegnato sul fronte dei Diritti Umani che insieme ad un altro gruppo di artisti aveva lanciato la petizione per un premio alla giovane illustratrice palestinese.
Altro evento carico di significato è stata la Mostra Kalimatuna: Le nostre parole di Libertà, delle fumettiste Takona Ben Mohamed, Zainab Fasiki e Deena Mohamed che con le loro opere audaci, intense bisognose di ascolto e attenzione, si sono fatte portavoce di “cosa succede dall’altra parte del Mediteranneo”, di speranze tradite e battaglie di libertà che vedono protagoniste le donne più che gli altri cittadini.
Libertà-Istruzione-Desiderio-Arte sono solo alcune delle tematiche dipinte nelle loro opere per le quali tutte e tre hanno ricevuto minacce di morte; Fasiki è finita addirittura in una “lista di morte”, pubblicata on line, di 22 femministe marocchine con le loro informazioni personali.
Infine tra gli eventi ormai attesissimi dell’ultimo giorno, a cui la Rai dedica un’ora di diretta, è doveroso ricordare l’Asta benefica dell’Area Performance-Live Painting del Padiglione Carducci. In questo spazio dedicato all’arte e alla bellezza più di 60 artisti nazionali e internazionali hanno realizzato opere dal vivo per chiudere la Kermesse all’insegna dell’arte. Anche il maestro Amano ha partecipato alla sessione dal vivo e ha donato un’ opera il cui ricavato è andato in beneficienza.
La fiera internazionale del fumetto più importante d’Europa e la seconda al mondo dopo il Komiket di Tokyo si è conclusa dopo cinque giorni rispettando fedelmente il Butterfly Effect; il battito d’ali di queste farfalle può davvero produrre grandi mutamenti positivi a lungo termine, vicino e lontano.
La nona arte ci crede e ci credo anche io.