La recente decisione del tribunale civile di Roma di non convalidare il trasferimento di 16 migranti nel CPR di Gjader, in Albania, rappresenta un’importante affermazione dei diritti umani e dei principi della nostra Costituzione. I migranti, trasportati dalla nave Libra della Marina militare italiana, non possono essere inviati in un Paese che, come stabilito dalla giudice Antonella Di Tullio, non può essere considerato “sicuro” in base ai criteri stabiliti dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea.
Nel dispositivo, il giudice sottolinea che “in assenza di alternative giuridicamente ammissibili”, i migranti hanno il diritto di riacquisire la loro libertà solo tramite le autorità italiane, e non sul territorio albanese. Questa sentenza riafferma che la tutela dei diritti inviolabili è un principio fondamentale su cui si basa la nostra democrazia.
In un momento in cui la retorica xenofoba si intensifica, la decisione del tribunale rappresenta un chiaro messaggio: l’Italia deve garantire la protezione e la dignità di ogni individuo, senza cedere a pressioni politiche. La nostra Costituzione è un baluardo contro le politiche disumane, e il sistema giuridico continua a dimostrarsi capace di difendere i valori democratici e i diritti umani, anche di fronte a scelte governative discutibili.
Iscriviti alla Newsletter di Articolo21