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Informazione e Giustizia: lunedì 14 ottobre conferenza stampa dell’Ordine dei Giornalisti

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Si fa sempre più ristretto lo spazio a disposizione dei cittadini per conoscere quanto accade nei palazzi di giustizia. 
Le riforme approvate nel corso degli ultimi anni e quelli in via di discussione hanno, infatti,  come obiettivo principale quello di silenziare le cronache, in particolare quelle relative ad amministratori infedeli, finanzieri spregiudicati, evasori fiscali: in breve, le persone importanti e potenti.

Giustizia, informazione a rischio“: è il titolo della conferenza stampa convocata dall”Ordine nazionale dei giornalisti per lunedì 14 ottobre alle ore 11, nella sede dell’Associazione Stampa estera, a palazzo Grazioli, in via del Plebiscito 102 a  Roma, per denunciare la situazione di sempre maggior difficoltà in cui i giornalisti si trovano a dover svolgere il proprio lavoro, e di conseguenza i cittadini a poter essere informati in maniera corretta e precisa, anche su fatti di rilievo ed interesse pubblico.

 Alla conferenza stampa, introdotta dal presidente del Cnog, Carlo Bartoli, e dal coordinatore del gruppo su Informazione e Giustizia, Gianluca Amadori, prenderanno parte i giornalisti Agnese Pini, Gian Antonio Stella, Pasquale Napolitano e Domenico Affinito. Porteranno un contributo anche l’avvocato Caterina Malavenda e la professoressa Marina Castellaneta.
 
Nell’occasione sarà presentato l’ebook su Informazione e Giustizia, realizzato dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti per sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi conseguenti alle limitazioni che, passo dopo passo, il legislatore sta introducendo. Il volume è stato realizzato dal Gruppo di lavoro su “Informazione e Giustizia” del Cnog, coordinato dal consigliere, membro dell’esecutivo, Gianluca Amadori e composto dai consiglieri Riccardo Arena, Oreste Lo Pomo e Pierluigi Roesler Franz.

Tra le tematiche affrontate figurano le novità introdotte dal decreto sulla presunzione d’innocenza, che tanti problemi stanno creando al lavoro dei cronisti; le problematiche connesse alla normativa sul diritto all’oblio; le preoccupazioni connesse alla proposta di sanzioni economiche spropositate per i casi di diffamazione a mezzo stampa; la contrarietà alla recente norma che vieta la pubblicazione del contenuto delle ordinanze di custodia cautelare. E ancora la denuncia dell’aumento di minacce e intimidazioni a danno dei giornalisti, la richiesta di interventi concreti per contrastare il fenomeno delle cosiddette “querele bavaglio”, le iniziative per sostenere l’approvazione dell’European Media Freedom Act. L’ebook potrà essere implementato e aggiornato alla luce delle novità che dovessero intervenire in futuro.

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