Banchieri e compagni di tartine

0 0
Perché le pensioni si possono colpire, ma gli extra profitti bancari no? Perché i banchieri sono compagni di tartine con molti esponenti di Governo e si vedono spesso negli stessi salotti.  Così la tassa per gli istituti di credito – che pagano interessi vicino allo zero ai correntisti, ma prestano i loro risparmi con mutui ben remunerati – appare, scompare, si riduce e – forse – si trasforma in un timido contributo di solidarietà. Ci sarebbe da colpire anche chi fa il ”nero” evadendo alla grande, ma anche qui non si vuole disturbare lo zoccolo duro del consenso di destra e si procede con tasse piatte. O persino con sanatorie da asporto, leggere e facili da maneggiare.

Tutta questa premura fiscale nei confronti di banche ed evasori sparisce invece se si tratta di rivalutazione delle pensioni, ridotta senza troppi complimenti nei confronti di chi ha pagato con regolarità e lealtà contributi per una vita. Così l’inflazione corrode il potere di acquisto dei più anziani. Che spesso hanno bisogno di pagarsi le cure da soli, visto che il Sistema Sanitario Nazionale non funziona. Non mi aspetto dalla destra giustizia sociale, perché il suo perno è l’amichettismo corporativo; ma almeno chiedo a tutte le altre forze politiche di denunciare con forza queste sconcezze, perché siamo in tanti a non poterne più.

Iscriviti alla Newsletter di Articolo21