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25 Luglio 1943: cade il fascismo

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25 Luglio 1943: cade il fascismo. La ricorrenza la sento forte, ma dopo 81 anni si è indebolita la consapevolezza collettiva  di quanto la prepotenza al potere sia stata soffocante. Però c’è CasaPound che ci ricorda quel clima. Se semplicemente ti avvicinavi  a un raduno di squadristi ”da estraneo”, la tua curiosità era considerata già una provocazione da punire con percosse. Come è capitato al giornalista Andrea Joly, al quale infatti il Presidente del Senato (ebbene sì) La Russa – ammiratore di Mussolini – ha addebitato il concorso di colpa per non essersi giustificato di fronte ai camerati, abusivi padroni di quel marciapiedi.

CasaPound non va sciolta, perché con le sue violenze rinfresca la memoria dei distratti su cosa era il fascismo. Come quando assaltò la Cgil e molti si ricordarono le sedi dei sindacati incendiate nel ventennio. I violenti di CasaPound però vanno puniti, perché dopo le loro rievocazioni fasciste, occorre che tutti abbiano la conferma che lo Stato democratico sa reagire ad atti sovversivi (Mattarella) e ha il dovere di essere intollerante con gli intolleranti (Popper).
(Nella foto il presidente del Senato Ignazio La Russa)

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