Con Daria Bonfietti, Presidente dell’Associazione dei parenti delle vittime della Strage di Ustica, Articolo 21, dopo l’ennesimo tentativo di depistaggio, di negazione della verità, vuole fare il punto sulle motivazioni dell’allarme che la presidente e l’Associazione hanno più volte lanciato in occasione del 44° anniversario della Strage, partendo dalle autorevoli parole inviate dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella in cui riconosce ai famigliari delle 81 vittime “solidarietà per non essersi arresi davanti all’opacità, agli ostacoli, alle distorsioni “, aggiungendo: “che hanno sempre cercato di fare luce sulle circostanze e le responsabilità della tragedia”.
Bonfietti: Ringrazio sentitamente il Presidente Mattarella per il Messaggio che ha voluto inviare, che ha inquadrato la tragica vicenda ed ha impegnato, soprattutto il Governo per una ricerca definitiva della verità. Come associazione nei nostri interventi abbiamo detto “manca l’ultimo pezzo”. Manca l’ultimo pezzo dopo che il giudice Priore ha affermato che il DC9 Itavia è stato abbattuto in un episodio di guerra aerea e dopo che il presidente Cossiga ha sostenuto e testimoniato la responsabilità francese nel tentativo di colpire il leader libico Gheddafi.
Per questo “ultimo pezzo” che manca chi deve intervenire?
Bonfietti: È la Magistratura, la Procura della Repubblica di Rona che deve concludere quelle indagini che ha riaperto nel 2008: sono troppo lunghi questi anni di attesa, dovuti certo anche alla complessità della vicenda, ma anche a cali di tensione e a problematiche organizzative, come i cambi tormentati di Procuratori. Mi preoccupa pensare che molti contributi di questo ultimo periodo, gli interventi del Presidente Amato, testimonianze di addetti militari francesi, testimonianze di militari italiani possano essere stati non adeguatamente soppesati. Denuncio soprattutto che in questo “sonno della ragione” giudiziario prolificano falsità, depistaggi, provocazioni, offese personali. E oggi registriamo perfino un volgare attacco al Presidente della Repubblica: in una campagna di delegittimazione e falsità si parla di Segreto di Stato, che è un atto circostanziato di un Governo mai posto per Ustica; per Ustica abbiamo avuto ed è stata denunciata invece una sistematica distruzione delle prove.
E’ in atto l’ennesimo tentativo di cancellare la verità.
Bonfietti: Bisogna dirlo forte e chiaro: si vuole cancellare la verità, aggiungo, si vuole offuscare le richieste della Associazione, contro di noi e contro ogni nostra iniziativa si scatena una sistematica e organizzata azione di menzogna, allora anche la stampa – la mia è una segnalazione ma anche un invito -, non dovrebbe accettare questa logica. In qualche occasione mi viene di pensare che sarebbe meglio non parlare di verità, giustizia e memoria per non dar spazio alla canea della menzogna.
Di fronte alla sua costante e determinata denuncia il Governo cosa non sta facendo?
Bonfietti: Al governo continuo chiedere un impegno coerente per la vicenda di Ustica, nella consapevolezza che sono stati violati i confini e i diritti, la dignità del Paese, in una tragica partita tra Usa, Francia, Libia e Italia, tenendo ben presente anche che il Governo è stato già condannato definitivamente in sede civile per aver ostacolato la verità e non protetto l’incolumità dei cittadini. Al Governo Meloni esplicitamente chiedo di non farsi trascinare nella ricostruzione, peraltro già più volte vagliata e respinta, di una certa destra che vuole legare con una bomba Ustica alla Strage di Bologna. E di impegnarsi nell’attuazione della direttiva Renzi-Draghi, che finora ha mostrato una clamorosa mancanza di documentazione coeva ai fatti per Ustica, nelle digitalizzazioni degli atti dei processi di interesse storico – Ustica in primis – e per il funzionamento del tavolo del Ministero dell’Istruzione per il rapporto con tutte le Associazioni di Vittime del terrorismo. Ancora voglio concludere con un ringraziamento al Presidente della Repubblica Mattarella, con la sua sentita visita al Museo per la Memoria di Ustica, con la vicinanza in questi anni, rimane un riferimento insostituibile per la battaglia per la verità e la Memoria di 81 cittadini innocenti.
Grazie alla Presidente Daria Bonfietti.