Ascoltare le famiglie, ripartire dal loro impegno per avere verità e giustizia per i figli che hanno perso la vita facendo il loro lavoro, in un modo assolutamente poco chiaro e ancora non chiarito. Per questo stamane la consueta riunione di Articolo 21 sarà aperta di Anna Motta e Pino Paciolla, i genitori di Mario Paciolla, il cooperante napoletano fatto passare per suicida in Colombia. La Procura di Roma ha concluso per l’archiviazione dell’inchiesta, il che metterebbe una pietra tombale sulla ricostruzione di questa storia fino al reperimento di elementi nuovi che in realtà sono già disponibili a guardar bene atti e ricostruzioni dettagliate disponibili. Articolo 21 non lascerà soli i familiari Mario e insieme a loro ci saranno anche le tante famiglie di altri giornalisti uccisi e sulle cui storie non è stata fatta piena luce. E’ un percorso accidentato, scomodo, boicottato per lo più. E’ già successo con il procedimento sulla morte di Giulio Regeni, che riprende tra poche ore a Rebibbia, con Andrea Rocchelli, con Italo Toni e Graziella De Palo, con Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, con Mino Pecorelli…. per non parlare dei depistaggi veri e propri che costellano spesso le storie dei giornalisti “eliminati”.
Nella riunione avremo inoltre ospite il direttore di Fanpage Francesco Cancellato per un approfondimento sul fascismo di ritorno in Italia e poi Roberto Zaccaria per presentare l’appello di 150 costituzionalisti contro il premierato e ricorso al Consiglio di Stato di Articolo 21 e SLC-CGIL.
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