Sono state confermate, dalla prima sezione della Corte d’Appello di Napoli, tutte le condanne e anche il risarcimento al SUGC nel processo per l’aggressione alla giornalista Luciana Esposito avvenuta nel Parco Merola di Ponticelli nel 2015. Con l’udienza di mercoledì 5 giugno, alla quale ha partecipato il responsabile per la legalità del SUGC, Mimmo Rubio, grazie al lavoro degli avvocati Emilia Granata e Maurizio Sosti, si è chiuso un processo durato quasi dieci anni. “In questo lunghissimo tempo – affermano la segretaria del SUGC, Geppina Landolfo, e il segretario aggiunto della Fnsi Claudio Silvestri – Luciana ha dovuto subire continui tentativi di delegittimazione e di isolamento, che sono arrivati da parte di alcune associazioni che operano a Ponticelli, ma anche da molti colleghi. Il Sindacato continuerà a starle accanto nel coraggioso lavoro di informazione su un territorio complicato, dove la camorra continua a dominare. Inoltre, la lunghezza del processo ha inciso sulla procedibilità e i reati di violenza privata e lesioni che sono stati dichiarati estinti per intervenuta prescrizione, confermando però le statuizioni civili nei confronti della persona offesa e del sindacato e condannando altresì gli imputati al pagamento delle spese processuali”.