A Roma il 6 giugno una mostra di fotografie della Napoli e delle opere di Claudia Melotti
L’Africa dimenticata e i bambini soldato sono il focus di un evento promosso dal Coordinamento Africa Centrale e Orientale di Amnesty International, e organizzato dal Gruppo Roma centro, ospitato nella biblioteca della Fondazione Primoli. La nostra “Bambini soldato: oltre i labirinti dell’orrore”, che si propone come un’occasione unica per conoscere da vicino realtà oscurate del continente africano attraverso i reportage di Antonella Napoli, reporter di guerra freelance impegnata a raccontare le crisi dimenticate, e le opere di Claudia Melotti, artista e attivista di Amnesty international, sarà inaugurata il 6 giugno.
L’evento si concluderà con la proiezione in anteprima del docufilm “Congo. Storie di guerra e di resilienza nel cuore dell’Africa dimenticata”, l’ultimo lavoro della Napoli che sarà presente anche con le fotografie della mostra “Volti e colori del Darfur”, che hanno ricevuto il riconoscimento della Medaglia di rappresentanza del presidente della Repubblica.
Estremamente significative le opere esposte, in particolare i dipinti di Claudia Melotti, illustratrice, artista e curatrice. socialmente impegnata per il rispetto dei Diritti Universali dell’Uomo e dell’Ambiente e vicina ai temi della migrazione. Claudia Melotti nel suo lavoro di artista vuole creare ponti e territori comuni. Con le sue opere ed installazioni vuole far riflettere affinché nascano domande. Non distrugge i riferimenti culturali e artistici che ha alle spalle, ma decostruisce per ricostruire e trovare un nuovo linguaggio, originale e personale.
L’evento del 6 e la nostra, che si estenderà fino al 20 giugno, permetterà ai visitatori di immergersi nelle atmosfere e nelle emozioni dei luoghi raccontati, offrendo uno spaccato autentico e toccante della vita quotidiana nel cuore del continente africano.
Prima della proiezione del reportage, una produzione indipendente di Focus on Africa, i temi al centro dell’evento saranno affrontati in un convegno da relatori esperti che porteranno la propria esperienza e le proprie analisi contribuendo a stimolare il dibattito e la riflessione su questioni cruciali legate alla violazione dei diritti umani, alla guerra e alla resilienza delle comunità colpite da conflitti e tragedie.
Interverranno Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, Maria Teresa Vedana De Riz, Responsabile Coordinamento Minori della sezione italiana di Amnesty International, e Soumaila Diawara scrittore e attivista. Concluderà Anronella Napoli parlando del suo ultimo libro che raccoglie le testimonianze dirette di decine e decine di bambini soldato, “La luce oltre il buio”, Edizioni Allaround”. La serata si concluderà con la proiezione del docufilm della Napoli che ha dedicato un anno e mezzo della sua vita a raccogliere le storie di guerra e di resilienza dal cuore dell’Africa dimenticata, il Congo, mettendo in luce una realtà crudele e spietata, dove le persone sono vittime di violenze inimmaginabili e lo sfruttamento delle risorse del paese è una pratica che comporta lo spargimento di sangue di innocenti.
Il Congo è un paese ricco di risorse naturali, tra cui diamanti, oro e coltan, ricchezze causa di conflitti armati e violenze in tutta la regione. I gruppi armati controllano le miniere e i campi di estrazione, e per mantenerne il controllo utilizzano bambini soldato, costretti a combattere e a subire violenze terribili.
Antonella Napoli ha incontrato molte persone colpite da questa guerra dimenticata, ha ascoltato le loro testimonianze e ha portato alla luce storie di dolore, ma anche di speranza e resilienza.
Il suo reportage, che ha il patrocinio di Articolo 21, intende portare all’attenzione dell’opinione pubblica una realtà troppo spesso ignorata. La guerra in Congo non fa notizia come altre guerre nel mondo, ma il suo impatto sulla popolazione è altrettanto devastante. L’autrice ha voluto portare alla luce queste storie, per dare voce a chi non c’è l’ha, per far sentire il grido di dolore di un popolo dimenticato.
“Il reportage di Antonella Napoli è un grido di denuncia contro l’ingiustizia e la violenza, ma è anche un atto di solidarietà verso chi soffre e combatte ogni giorno per la propria dignità. Per un’Africa dilaniata dalla guerra e dalla fame, figure come quella di Antonella, e dei giornalisti che, come lei si impegnano a raccontare la verità, sono fondamentali per non perdere la speranza. Il loro lavoro mette in luce le ingiustizie e le sofferenze, ma anche la forza e la resilienza di chi lotta per un futuro migliore. Grazie al loro impegno, il mondo può conoscere e capire le realtà dimenticate, e denunciare le ingiustizie e le violenze che ancora oggi affliggono l’Africa nel silenzio assordante dei potenti del mondo” è l’endorsement dell’ex ministra della Cultura della Repubblica democratica del Congo Pierette Gene che ha comprodotto il docufilm.
L’evento si concluderà con la proiezione in anteprima del docufilm “Congo. Storie di guerra e di resilienza nel cuore dell’Africa dimenticata”, l’ultimo lavoro della Napoli che sarà presente anche con le fotografie della mostra “Volti e colori del Darfur”, che hanno ricevuto il riconoscimento della Medaglia di rappresentanza del presidente della Repubblica.
Estremamente significative le opere esposte, in particolare i dipinti di Claudia Melotti, illustratrice, artista e curatrice. socialmente impegnata per il rispetto dei Diritti Universali dell’Uomo e dell’Ambiente e vicina ai temi della migrazione. Claudia Melotti nel suo lavoro di artista vuole creare ponti e territori comuni. Con le sue opere ed installazioni vuole far riflettere affinché nascano domande. Non distrugge i riferimenti culturali e artistici che ha alle spalle, ma decostruisce per ricostruire e trovare un nuovo linguaggio, originale e personale.
L’evento del 6 e la nostra, che si estenderà fino al 20 giugno, permetterà ai visitatori di immergersi nelle atmosfere e nelle emozioni dei luoghi raccontati, offrendo uno spaccato autentico e toccante della vita quotidiana nel cuore del continente africano.
Prima della proiezione del reportage, una produzione indipendente di Focus on Africa, i temi al centro dell’evento saranno affrontati in un convegno da relatori esperti che porteranno la propria esperienza e le proprie analisi contribuendo a stimolare il dibattito e la riflessione su questioni cruciali legate alla violazione dei diritti umani, alla guerra e alla resilienza delle comunità colpite da conflitti e tragedie.
Interverranno Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, Maria Teresa Vedana De Riz, Responsabile Coordinamento Minori della sezione italiana di Amnesty International, e Soumaila Diawara scrittore e attivista. Concluderà Anronella Napoli parlando del suo ultimo libro che raccoglie le testimonianze dirette di decine e decine di bambini soldato, “La luce oltre il buio”, Edizioni Allaround”. La serata si concluderà con la proiezione del docufilm della Napoli che ha dedicato un anno e mezzo della sua vita a raccogliere le storie di guerra e di resilienza dal cuore dell’Africa dimenticata, il Congo, mettendo in luce una realtà crudele e spietata, dove le persone sono vittime di violenze inimmaginabili e lo sfruttamento delle risorse del paese è una pratica che comporta lo spargimento di sangue di innocenti.
Il Congo è un paese ricco di risorse naturali, tra cui diamanti, oro e coltan, ricchezze causa di conflitti armati e violenze in tutta la regione. I gruppi armati controllano le miniere e i campi di estrazione, e per mantenerne il controllo utilizzano bambini soldato, costretti a combattere e a subire violenze terribili.
Antonella Napoli ha incontrato molte persone colpite da questa guerra dimenticata, ha ascoltato le loro testimonianze e ha portato alla luce storie di dolore, ma anche di speranza e resilienza.
Il suo reportage intende portare all’attenzione dell’opinione pubblica una realtà troppo spesso ignorata. La guerra in Congo non fa notizia come altre guerre nel mondo, ma il suo impatto sulla popolazione è altrettanto devastante. L’autrice ha voluto portare alla luce queste storie, per dare voce a chi non c’è l’ha, per far sentire il grido di dolore di un popolo dimenticato.
“Il reportage di Antonella Napoli è un grido di denuncia contro l’ingiustizia e la violenza, ma è anche un atto di solidarietà verso chi soffre e combatte ogni giorno per la propria dignità. Per un’Africa dilaniata dalla guerra e dalla fame, figure come quella di Antonella, e dei giornalisti che, come lei si impegnano a raccontare la verità, sono fondamentali per non perdere la speranza. Il loro lavoro mette in luce le ingiustizie e le sofferenze, ma anche la forza e la resilienza di chi lotta per un futuro migliore. Grazie al loro impegno, il mondo può conoscere e capire le realtà dimenticate, e denunciare le ingiustizie e le violenze che ancora oggi affliggono l’Africa nel silenzio assordante dei potenti del mondo” è l’endorsement dell’ex ministra della Cultura della Repubblica democratica del Congo Pierette Gene che ha comprodotto il docufilm.