Come il 2 giugno del 1946 “avvertiamo – oggi a livello mondiale – l’esigenza di impegnarsi per la pace, di perseguire insieme ovunque libertà e sviluppo, democrazia e diffusione del benessere, maturazione civile, crescita economica e dei diritti: questa ci appare, nella comunità internazionale, la grande sfida, l’orizzonte che abbiamo di fronte. Rifiutando con determinazione baratti insidiosi: sicurezza a detrimento dei diritti, assenza di conflitti aggressivi in cambio di sottomissione, ordine attraverso paura e repressione prosperità economia in cambio di sudditanza”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando al Quirinale in occasione del concerto per la festa della Repubblica.