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Sara Lucaroni, oltre a essere un membro della nostra associazione e una carissima amica, è anche una grande cronista. E con il piglio della giornalista di razza si è recata in uno degli inferni del mondo, sulla montagna di Şingal, per raccontare il genocidio degli yazidi e illuminare una delle periferie dimenticate di questo pianeta immerso da tempo in una guerra mondiale a pezzi. A dieci di distanza dall’inizio di quell’orrore e dalla sua esperienza a contatto con la gente del posto – fiera, amorevole e coraggiosa, benché provata da indicibili sofferenze – ha raccolto le sue emozioni, le sue impressioni e le sue speranze in un libro, intitolato per l’appunto “La luce di Şingal” ed edito da People. L’abbiamo intervistata per farci coinvolgere nella sua avventura, condividendone la sofferenza e la gioia, il dolore e la felicità, la rinascita personale e la sensazione di aver fatto il proprio dovere di scrivere ciò che si è visto e sentito. Oggettivamente, una rarità in questa stagione.
