CIE. Un nuovo appello alla politica da MEDU

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In campagna elettorale, parlare di immigrazione, e di diritti, magari negati, non è esattamente un investimento… in termini di consenso. Lo scontro si concentra su altro. Così è caduto senza provocare particolare scalpore l’appello lanciato da Medici per i diritti umani ai poltici impegnati in questa corsa elettorale in merito all’ “inutilità”, più volte, dimostrata dei CIE.

La questione è quella che già altre volte è stata sottolineata anche attraverso le pagine di questo sito: le strutture che dovrebbero “ospitare” gli immigrati senza regolare permesso di soggiorno ( non li si chiami clandestini), non svolgono la funzione per cui erano stati concepiti, ovvero limitare la presenza di irregolari nel nostro paese, anzi, sottolinea MEDU (che pubblica in questi giorni i dati nazionali relativi al 2012, allegati sotto): “ … il prolungamento del tempo massimo di detenzione nei CIE ha invece drammaticamente peggiorato le condizioni di vita dei migranti all’interno di queste strutture.”
Considerazioni avallate, in alcuni casi anche dall’ente gestore e perfino dalle Prefetture di competenza… e a cui va aggiunto il capitolo costi che invece era stato ampiamente esaminato nel rapporto di Sbilanciamoci.

Ma è rispetto alla violazione dei diritti umani che si appunta l’attenzione dell’associazione (e il caso di M. malato e trattenuto nei Cie dal 2011 ne è un drammatico esempio) e spinge MEDU a lanciare l’ennesimo accorato appello: “ Le gravi e ripetute violazioni dei diritti umani dei migranti – ancor più dell’evidente inefficacia dei centri di identificazione ed espulsione – impongono una radicale revisione dell’attuale sistema di detenzione amministrativa. Tale revisione non può che avvenire nell’ambito di una profonda riforma della legge “Bossi-Fini” che porti a politiche migratorie atte a garantire reali possibilità di ingresso regolare e di inserimento sociale. Su questi argomenti è quanto mai urgente che le forze che si candidano a governare l’Italia si esprimano con la dovuta chiarezza.”

E di Cie si tornerà a parlare anche lunedì 4 febbraio durante la serata organizzata dal coordinamento LasciateCIEntrare dal titolo Illegal Camp, con immagini e testimonianze dai centri di identificazione e la presenza di numerosi ospiti.

VEDI tabella con i dati nazionali 2012 e 2011 sui CIE

VEDI grafico rendimento CIE

LEGGI Malato e trattenuto in un CIE dal 2011. Il caso di M.


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