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Vietato a Maserà il libro di Franzinelli su Matteotti

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“Ma basta con questa storia del fascismo e dell’antifascismo”. A dirlo è Gabriele Volponi, sindaco che ha giurato sulla Costituzione antifascista dopo essere stato eletto nelle lista di centrodestra a Maserà, in provincia di Padova.

Lui, poche settimane fa, aveva già fatto capire da che parte della storia sta, avendo rifiutato di revocare la cittadinanza onoraria al romagnolo Benito Mussolini, rifiutando al contempo di darla al veneto (cresciuto a pochi chilometri da Maserà), Giacomo Matteotti, che il 10 giugno venne ucciso da una squadra di sicari fascisti.

Nel silenzio delle istituzioni, Volponi si è evidentemente sentito rafforzato: nessuno – dalla Prefettura, dal ministero, dalla presidenza del Consiglio o da quella della Repubblica – ha spiegato al sindaco la differenza tra vittima e carnefice, tra servitore del Paese e chi il Paese lo ha sfruttato e mandato al massacro per i suoi fini.

E lui si è riproposto. Perché dopo “di parte” o “divisivo” ora c’è una nuova parola d’ordine tra quelli che evidentemente non riescono a nascondere da che parte stanno: “non neutrale”.

Volponi lo ha usato per rifiutare la sala comunale di Maserà per una serata con lo storico Mimmo Franzinelli che, assieme all’Anpi, voleva presentare il suo libro “Matteotti e Mussolini”.

Nella sua risposta su carta intestata del Comune il sindaco sostiene che fare una serata del genere il 21 maggio non era possibile perché secondo i regolamenti di Agcom e Corecom in campagna elettorale “E’ vietato lo svolgimento di attività che possano fornire contenuti informativi non neutrali”.

Un ragionamento che non è altro che un colpo di spugna ai valori antifascisti della Costituzione, come se, nota Enrico Ferro sul “Mattino di Padova”, Mussolini e Matteotti debbano giocarsela alla pari”.

Una folata del vento foriero di sventura che sta imperversando sull’Italia del centrodestra ma che Mimmo Franzinelli blocca sul nascere.

“Siamo alla follia – spiega lo storico – io il 21 maggio sarò a Maserà a presentare il libro, non so ancora dove, ma è una questione di principio. Non si può arretrare di fronte a posizioni come questa”.

E Volponi? Imperturbabile non arretra neanche lui, anzi, si sente talmente supportato dalla sua parte politica da dare un consiglio beffardo agli storici e ai cittadini: “Sarebbe ora di finirla con questa storia del fascismo e dell’antifascismo”.

E la cappa nera si rafforza sulla pianura Padana.


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