Cento anni fa la irriducibile litigiosità delle forze socialiste italiane contribuì in maniera significativa ad aprire le porte dello Stato al Fascismo.
Giacomo Matteotti, all’indomani delle elezioni del 1924, nelle quali pure lui stesso era stato eletto ed il suo partito era risultato il più votato tra quelli di matrice socialista, fu tra i più severi critici del fascismo, del quale comprese immediatamente la natura eversiva e violenta, ed esercitò contro di esso non soltanto la sua professione parlamentare ma anche quella giornalistica, raccogliendo puntuali elementi sulla corruzione del “sistema Mussolini” eppure a niente servì il suo impegno e nemmeno il suo sacrificio: tutto venne travolto dalla forza del Fascismo, alimentata dalla reazione delle classi dominanti. Il libro dell’onorevole Federico Fornaro è una occasione per rileggere quel tempo, riflettendo sul nostro. Non così diverso. La presentazione di “Giacomo Matteotti. L’Italia migiore” si terrà a Torino il 26 Aprile (Circolo Pd Makeba, ore 18).