Trovo sempre complicato tramutare in parole le emozioni più profonde, temo che si rischi di fare apparire banali certi sentimenti, ma in questa occasione ci proverò.
Confesso innanzitutto che nelle giornate del 20 e 21 marzo trascorse a Parma e Compiano ho sentito più che mai vivi e presenti Ilaria, Giorgio e Luciana, ritrovando in tanti dei partecipanti gli stessi ideali di impegno civile che hanno caratterizzato le loro vite.
E’ stato bello ritrovarsi assieme a coloro che si sono presi sulle spalle la grande responsabilità morale di proseguire la battaglia che Luciana e Giorgio non sono riusciti a portare a termine.
Dopo che Giorgio e Luciana ci hanno lasciato, a noi cugini viene spesso richiesto di rappresentare la famiglia, e questo non solo ci onora ma ci riempie di orgoglio, sebbene l’unico nostro merito nasca dal privilegio di avere potuto condividere assieme a loro frammenti di quel cammino comune che per Ilaria è cessato il 20 marzo 1994.
Sono profondamente convinto che i legami che nascono da ideali comuni non siano meno importanti rispetto a quelli di sangue e credo che l’eredità morale di Ilaria, Luciana e Giorgio rappresenti un patrimonio comune da condividere e da preservare insieme a tutti coloro che ne hanno compreso il grande valore.
Un grazie a tutti quanti, ma un pensiero particolare vorrei riservarlo a Mariangela, a Beppe e a Francesco per tutto ciò che da anni stanno facendo e ad Ottavia per le grandi emozioni che ci ha regalato attraverso la sua arte e la sua sensibilità.
(Nella foto Umberto Alpi con il “nostro” Francesco Cavalli)