La catastrofe umanitaria di Gaza

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La popolazione di Gaza si trova nel mezzo di una catastrofe umanitaria senza precedenti. Secondo il World Food Programme, 4 persone su 5 soffrono già la fame e il rischio di carestia. In questo contesto drammatico ci sono ancora associazioni di donne, tra cui PWWSD, Palestinian Working Women Society for Development, ONG, partner di @cospeonlus, che opera dal 1981 nei territori occupati palestinesi per il raggiungimento dell’uguaglianza di genere e lo sradicamento di tutte le forme di discriminazione contro donne e ragazze, che stanno facendo tutto il possibile per alleviare le sofferenze di donne e bambini. Distribuzione di Dignity Kit per l’igiene e cura, primo soccorso e supporto psicologico per alleviare lo stress e il trauma. Insieme alla compagnia teatrale Theatre Day Productions organizzano sulla spiaggia di Rafah, e in centri UNRWA rimasti in piedi a Khan Younis e Deir-el-Balah laboratori per bambini e adolescenti per alleviare le condizioni psicologiche. Women of the Sun e Women Wage Peace, sono due associazioni di donne palestinesi e israeliane unite da una visione comune di pace e giustizia che, già prima del 7 ottobre marciavano insieme contro l’occupazione e per la convivenza pacifica, e adesso stanno gridando a gran voce #cessateilfuoco #ceasefirenowingaza. Chiedono una soluzione negoziale del conflitto e di affidare alle donne un ruolo chiave nei processi di pace. Oggi più che mai risuonano le parole di Leymah Gbowee, premio Nobel per la pace e attivista per i diritti delle donne: “Il mondo non conoscerà mai la pace finché le voci delle donne non saranno ascoltate”. È tempo di ascoltare l’appello delle donne palestinesi e israeliane, di ascoltare le loro storie e di unirsi a loro nella ricerca della pace. Perché nelle loro mani c’è la promessa di un domani migliore – un domani in cui la pace regna sovrana e le voci delle donne risuonano in tutta la terra, chiedendo giustizia, riconciliazione e guarigione


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