BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

Basta sangue sui nostri giubbotti!

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Si va in piazza contro l’incredibile scia di sangue che sta colpendo anche i giornalisti impegnati a Gaza. Di seguito l’appello di molte associazioni che animeranno la protesta del  prossimo primo marzo a Roma.

A seguito dell’appello sulla libertà di informazione a Gaza che in pochi giorni ha raggiunto quasi mille firme di operatori di media e l’adesione di numerose organizzazioni, ci troveremo per un sit-in di denuncia (primo marzo alle 11 in via San Nicola De’ Cesarini – area sacra di largo Argentina) per ricordare tutti i giornalisti uccisi nella guerra a Gaza e chiedere di cessare il fuoco.

In quattro mesi di guerra i giornalisti palestinesi sono stati decimati impunemente: hanno perso la vita almeno 123 giornalisti e operatori dei media [https://www.ifj.org/war-in-gaza] e molti altri sono feriti, arrestati o dispersi.
Il bilancio delle vittime è senza precedenti. Colpire i giornalisti mentre svolgono il loro lavoro di documentazione è un crimine di guerra. Impedire che i crimini di guerra vengano raccontati da voci indipendenti è un crimine contro l’Umanità.

La Corte Internazionale di Giustizia (CIG) ha ordinato a Israele di “prendere tutte le misure in suo potere per smettere di uccidere i palestinesi, in violazione della Convenzione sul genocidio”.

Oggi di nuovo e con forza condanniamo le uccisioni e i continui attacchi su giornalisti e altri operatori dei media, e sosteniamo indagini indipendenti e immediate sulla loro morte, ferimento, detenzione o sparizione.

Invitiamo inoltre le nostre istituzioni a fare pressioni in tutte le sedi competenti, per porre fine a questa strage e alla continua violazione dei diritti umani, alla luce e in coerenza con la mozione sul cessate il fuoco approvata in Parlamento.

Durante il sit-in si alterneranno al microfono firme del giornalismo, fotoreporter, fixer, videomaker, producers, editors, analisti.

Invitiamo tutte e tutti coloro che operano nei media a partecipare per difendere la libertà di stampa senza rischiare la vita.

Amnesty International, Italia
ANAC, Associazione Nazionale Autori Cinematografici
AOI Associazione delle ong italiane
Assopace Palestina
Atlante delle Guerre e Conflitti nel Mondo
Articolo 21
COSPE Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti
DIG Association, DIG Festival
Doc/it Associazione Documentaristi italiani
FNSI, Federazione Nazionale Stampa Italiana
Free Assange, Italia
GV Press, Italian Videomaker association
LEA Laboratorio Ebraico Antirazzista
Rete NoBavaglio Liberi di essere informati,
Unimondo.org
Un Ponte Per, Associazione per la solidarietà internazionale
USIGRAI, Sindacato Giornalisti Rai -Radiotelevisione Italiana,
Associazione Disciplinare CONSCOM, Press group Agency


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