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Il Comitato Liberiamo Ilaria Salis organizza per oggi (mercoledì 14 febbraio) alle ore 18 una fiaccolata a Largo di Torre Argentina (Via di San Nicola de’ Cesarini), Roma. Nel comunicato che segue le ragioni dell’iniziativa.
“Ilaria Salis continua ad essere reclusa nel carcere di massima sicurezza di Budapest. L’11 febbraio sarà un anno di prigionia in un Paese in cui, secondo le principali organizzazioni umanitarie, non sono garantiti i diritti dei detenuti e la democrazia è giorno dopo giorno limitata dalle leggi liberticide di Orban. Siamo preoccupati per Ilaria, siamo preoccupati per la sua sicurezza e per gli esiti di un processo inquinato dall’ideologia antidemocratica delle istituzioni ungheresi. Continuiamo a chiedere che torni in Italia ad affrontare il processo, in conformità con la decisione-quadro del Consiglio d’Europa del 2009. Le catene ai polsi e alle caviglie di Ilaria, le condizioni in cui è reclusa, il trattamento giuridico e repressivo a doppio standard, sbarre per gli antifascisti, libertà di azione per i nostalgici del nazismo, dimostrano che Ilaria Salis è ostaggio di uno Stato che viola i principi democratici ed i diritti umani. Siamo atterriti dalla sottovalutazione del governo Italiano in merito a quanto sta avvenendo ai danni della nostra connazionale. Le risposte dei Ministri italiani Tajani e Nordio danno la misura del valore che il Governo italiano assegna ai diritti umani. Ilaria Salis è discriminata in quanto antifascista e in virtù della vicinanza ideologica tra il governo Meloni e il governo Orban. La libertà di Ilaria non può essere sacrificata sull’altare dei giochi politici tra governi amici. Ilaria Salis libera subito. Chiediamo al Governo italiano e alle Istituzioni Europee di attivarsi con la massima urgenza”.
