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Elisabetta Piccolotti dell’Alleanza Verdi Sinistra: L’obiettivo del governo Meloni e della destra è mettere a tacere le voci critiche

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L’obiettivo del governo Meloni e della destra è mettere a tacere le voci critiche.

Alleanza Verdi Sinistra presenta mozione a difesa della libertà d’informazione, prossima settimana a Montecitorio conferenza stampa di presentazione 

 

Tanti indizi fanno una prova, in Italia sembra che ci sia da parte del governo Meloni un preciso disegno: tacitare le voci critiche.  Hanno iniziato dalla televisione pubblica, con un’occupazione mai vista prima di oggi e il monopolio di ogni poltrona disponibile in campo culturale.

C’è poi un metodico lavoro di intimidazione, fatto di querele temerarie di ministri ai giornalisti, tra cui spicca quella della stessa Presidente del Consiglio contro Saviano. 

L’emendamento Costa è solo l’ultima tassello di questo mosaico, un ulteriore messaggio di depotenziamento della funzione della stampa come controllore del potere.  Per non parlare dei microfoni strappati dalle mani di giovani giornalisti da parte di ministri dell’attuale governo o delle ‘veline nere’ contro i quotidiani non allineati, o delle diffide a quei programmi tv di inchiesta che non si accontentano delle verità di comodo.

 

Lo afferma Elisabetta Piccolotti dell’Alleanza Verdi Sinistra.

 

Da parte nostra – prosegue la parlamentare rossoverde della commissione cultura di Montecitorio – non solo raccogliamo il grido di allarme delle associazioni di categoria del mondo dell’informazione , ma non intendiamo cedere : nei mesi scorsi abbiamo presentato una proposta di riforma della Rai e stiamo depositando una mozione parlamentare, che presenteremo nei prossimi giorni con i  leader di Avs, che contiene misure per limitare le querele temerarie, tutelare i giornalisti precari, estendere quanto più possibile il diritto di cronaca. In due parole presentiamo proposte per rendere davvero liberi i giornalisti dalle minacce legali e da quelle legate alla scarsa indipendenza economica. 

 

C’è a chi piace la libertà di stampa – conclude Piccolotti – e a chi no.

 

Roma, 25 gennaio 2024 ore 17.45


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