Il bel salone, l’albero scintillante, le bandiere apprettate e le parole che scorrono chiare, consolatorie, incoraggianti. Il discorso del Presidente Sergio Mattarella mette insieme il bello e il bene. Dice come potremmo essere, se applicassimo i valori della Costituzione. Dice anche che l’ ”armonia costituzionale” del Paese si costruisce su un principio controintuitivo ”dare per avere”, fatto di impegno, responsabilità, solidarietà, anche fiscale. Proprio il contrario dell’impulso predatorio di pancia assecondato da questo Governo, il ”prendere per avere” basato su furbizia, familismo, evasione, indifferenza corporativa alla collettività.
Il discorso dura il giusto, piace a tutti, dà per un attimo la sensazione di essere un popolo unito nel bello e nel bene. Il Presidente augura, il Papa benedice, la festa inebria. Il male si ferma per un po’. Sì, è solo un rito, l’incantesimo finirà presto, ma abbiamo bisogno di integratori civili.
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