L’articolo di oggi è una accozzaglia. Si può voler mettere insieme l’Iva sugli assorbenti femminili e l’astensione di Meloni all’Onu? Si può, si deve se in entrambi i casi si prova indignazione e viene in mente uno dei peccati che più fanno infuriare Dante e cioè l’ignavia. I fatti, però, prima del contrappasso dantesco. Venerdì all’Assemblea generale dell’Onu è passata una risoluzione presentata dagli Stati Arabi con la richiesta di una tregua umanitaria a Gaza. Ma Italia, perché? Ti sei astenuta. E si è astenuta una donna che con il suo governo lo scorso anno, aveva portato l’aliquota su assorbenti, tamponi e coppette al 5%, è vero. Ma ora con la bozza della legge di Bilancio 2024 si torna indietro, si torna al 10%. E Italia, perché? A me non sembra che questo importi molto, che spinga a prendere posizione più di tanto. Eppure oggi dovrebbero essere intorno ai 21 milioni le donne in età fertile che usano il pannolino, chiamiamolo pure col suo nome che in un articolo non sta bene, non si fa. E sono quasi 12.000 i pannolini usati da noi donne nel corso di una vita, è stato calcolato.
Allora perché Italia sei così ignava? Perché venerdi il tuo ambasciatore all’Onu ha affermato che “gli sforzi fatti dai Paesi Arabi non sono stati sufficienti per spingerci a sostenere il testo”? Perché le donne italiane, soprattutto le più giovani, non si rendono conto di quanto gli assorbenti siano stati una tappa fondamentale per l’emancipazione femminile? Prima degli assorbenti si veniva allontanate, per il fatto di perdere sangue una volta al mese. Non si poteva fare quasi nulla, la propria partecipazione sociale era molto limitata, e sto semplificando. Prima dei pannolini.
Meriteremmo eccome la punizione che Dante immagina per gli ignavi nel canto III dell’Inferno. Qui ci troviamo tra anime che hanno molto dell’italiano medio di oggi: “ anime triste (…) che visser senza ‘nfamia e sanza lodo”. Addirittura ci troviamo in mezzo ad angeli che “ non furon ribelli/ né fur fedeli a Dio, ma per sé fuoro”. Gli angeli tiepidi, li chiama l’Apocalisse. Ma la tiepidezza non è mai una bella cosa, quando si parla di guerra. O di storia delle donne. Quindi è giusto che Dante, a distanza di secoli, ci faccia capire che, se solo potesse, punirebbe noi italiani così: nudi, costretti a correre nell’Antinferno dietro una bandiera, noi italiani che in vita non abbiamo mai preso posizione. E intanto mosconi e vespe ci pungono. E intanto ai nostri piedi i vermi si nutrono del nostro sangue e delle nostre lacrime.
La punizione per noi oggi è il pungolo. Chi non lo hai mai sentito in vita e non è mai stato punto nell’orgoglio. Chi si è astenuto. Chi nei fatti non fa nulla perché essere donna oggi sia un po’ meno complicato. Merita ‘ sto contrappasso qui.