Con il 5° romanzo della saga, l’Autore riporta i suoi lettori a Kingsbridge, dove tutto ha avuto inizio. Un racconto epico, un fiume narrativo che non si è ancora concluso.
di Claudio Filippello
Un grande ritorno nelle librerie, quello di Ken Follett con “Le armi della luce”, Mondadori Editore, dal 26 settembre (704 pp – €27).
Con il 5° romanzo della saga, l’Autore riporta i suoi lettori a Kingsbridge, dove tutto ha avuto inizio con il magistrale “I pilastri della terra”, a cui sono seguiti: “Mondo senza fine”, “La colonna di fuoco”, “Fu sera e fu mattina” e, da ultimo, appunto, “Le armi della luce”.
Un racconto epico, un fiume narrativo che non si è ancora concluso.
E’ il 1792 a Kingsbridge, in Inghilterra, in una località immaginaria del Wiltshire, in cui si avverte fortissimamente il vento del cambiamento, con l’industrializzazione che si fa rapidamente strada, a discapito di una manifattura tessile – in cui è impegnata la maggioranza della popolazione – ridotta progressivamente alla fame. Un periodo questo in cui lo scontro con le tradizioni del vecchio mondo rurale sarà mortale per quest’ultimo, essendo il Governo dispotico seriamente impegnato nel fare dell’Inghilterra un impero commerciale. Alle ricorrenti e spontanee “rivolte del pane”, così come agli scioperi e alla ribellione contro l’arruolamento forzato nell’esercito impegnato nella guerra con Napoleone (una guerra durata 23 anni e conclusasi con l’epica battaglia di Waterloo) della popolazione, il Governo risponderà con leggi repressive: criticare il Governo verrà considerato un reato. Un’epoca di conflitti, e di profonde modifiche socioculturali e politiche, dunque, quelli raccontati da Follett, in cui le vite di alcune famiglie subiranno dei veri e propri tracolli. Lo scenario che fa da sfondo al romanzo è appunto quello della prima rivoluzione industriale inglese. Tra i personaggi che occupano la scena: una coraggiosa filatrice, una giovane idealista che apre una scuola per bambini poveri, un commerciante tessile travolto dai debiti accumulati dal padre, un vescovo debole ed incapace, una moglie infedele, un uomo d’affari senza scrupoli, un ragazzo geniale.
Più di 700 pagine avvincenti, che si leggono tutte d’un fiato. Un affresco storico in cui troviamo, da una parte, eroi ed eroine che combattono per un futuro libero contro un regime oppressivo, dall’altra, un insieme di personaggi malvagi che in un’epoca di cambiamenti cercano di mantenere i propri privilegi. Il tutto raccontato in maniera magistrale, in cui i protagonisti del racconto sembrano prendere vita sul palcoscenico della storia, quella vera.
“Non è che lo avessi pianificato. Mi sono limitato ad esplorare il passato in cerca di storie coinvolgenti che mostrassero persone normali alle prove con i grandi cambiamenti della storia. Solo dopo mi sono reso conto che i romanzi formano un unico corpus. Mi affascina come le persone abbiano combattuto per la libertà ed abbiano vinto. La maggior parte delle mie storie parla proprio di questo. Il tema alla base di “Le armi della luce” è la libertà di parola” ha dichiarato l’autore in una recente intervista.
Ken Follett è uno degli autori più letti al mondo, con 36 romanzi e quasi 200 milioni di copie vendute. La serie KingsBridge ha venduto più di 50 milioni di copie. In Italia tutti i suoi romanzi sono pubblicati da Mondadori Editore.