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Archivio scomparso: l’Articolo 21 si conferma fondamentale baluardo della democrazia 

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Approfittare della memoria corta, delle rimozioni delle angosce provocate dalle tragedie e su questi stati d’animo tentare di fare passare una riscrittura non solo della Storia ma anche delle più tragiche pagine di cronaca. Il progetto culturale e politico del governo Meloni è fin troppo evidente e per contrastarlo c’è solo un sistema: applicare rigorosamente l’Articolo 21 della Costituzione. In pochi giorni lo ha fatto e ripetuto, ad esempio, il quotidiano la Repubblica, prima con la lunga e clamorosa intervista a Giuliano Amato su Ustica, oggi con le rivelazioni sulla scomparsa di documenti relativi a ben 12 anni di storia italiana, dal 1968 al 1980, contenuti nell’ archivio del Ministero dei Trasporti. Un decennio tragico dominato dallo stragismo fascista (chissà se anche in questo caso la Presidente del Consiglio ometterà di usare la parola che maggiormente è sotto la sua tutela), dalle bombe trovate sui treni in varie stazioni, all’orribile attentato dell’Italicus, all’abbattimento del DC9 del Itavia che uccise 81 persone, all’ immane strage della stazione di Bologna. Stragismo fascista, incardinato con la P2 e servizi segreti deviati. Far sparire tutto per cercare di eliminare elementi utili alla ricerca della verità. Quell’archivio, che era stato desecretato da Renzi e Draghi cosa conteneva di così rilevante da mettere in moto gli addetti al furto? E ora speriamo che non cerchino di scaricare la colpa su qualche impiegato distratto, come qualche anno fa si tentò di nascondere altri documenti importanti girando contro una parete le ante dell’ armadio che li custodiva. Far sparire le carte per allontanare corresponsabilità sospette ma non ancora completamente documentate, come è emerso e continua ad emergere in tante vicende giudiziarie. È da questa condizione continuamente emergenziale, anche per le folli dichiarazioni di uomini delle istituzioni e in divisa, che la vigilanza è fondamentale. La Costituzione lo aveva previsto fissando una norma vincolante al numero 21 del suo articolato. La difesa di questo articolo dunque è tutt’altro che un interesse corporativo. È uno strumento in molti casi unico di difesa e garanzia della democrazia.


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