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Un’altra riforma della Rai è possibile. Governance sul modello tedesco

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L’occupazione dello spazio pubblico da parte della politica non è una novità, la destra lo sta facendo come abbiamo visto coi casi Fazio, Saviano e nelle ultime ore Report. Per questo proponiamo una legge di riforma della Rai”. Lo ha spiegato in questi termini Nicola Fratoianni, leader Sinistra, in conferenza stampa alla Camera per presentare la proposta di legge dell’Alleanza Verdi Sinistra per riformare il servizio pubblico radiotelevisivo. “Proponiamo una governance sul modello tedesco o Usa, secondo il modello duale – spiega Fratoianni – organizzata su due livelli. Insieme al Cda, che svolge le sue funzioni, proponiamo anche un Consiglio di indirizzo costruito e composto da una vasta e plurale rappresentanza che vuole mettere al centro la complessità della società italiana. Non eliminiamo quindi la
politica, che è una parte importante della società. Insieme alla politica, il Consiglio di indirizzo lavora per l’interesse del servizio pubblico”. Questo farebbe superare l’attuale modello della Vigilianza Rai, “ormai obsoleto”. Poi si propone di ridefinire il canone. “Sia pagato in misura progressiva, misurato sul reddito dei cittadini”, aggiunge Fratoianni. “La situazione è ormai inaccettabile – conferma il leader dei Verdi, Angelo Bonelli – si rende quindi urgente una proposta di legge che non resti chiusa solo nel dibattito nelle commissioni parlamentari ma
arrivi nel resto del Paese. La qualità dell’informazione pubblica del Paese è centrale”, precisa ricordando i rischi “sulla manipolazione e il condizionamento dell’opinione pubblica” su temi come il cambiamento climatico.
“Per l’Usigrai la riforma della legge di nomina dei vertici Rai è da sempre una priorità. Bene le proposte di legge ma serve al più presto calendarizzare il dibattito in Parlamento per arrivare all’approvazione di una riforma entro la scadenza del mandato dell’attuale vertice aziendale. Il sindacato delle giornaliste e dei giornalisti Rai è pronto a dare in ogni sede, politica e sociale, il proprio contributo alla discussione e al confronto sulla Riforma della legge per il servizio pubblico radiotelevisivo e multimediale”. Lo ha detto Daniele Macheda, segretario dell’Usigrai, intervenuto alla conferenza stampa di Alleanza Verdi e Sinistra che ha presentato a Montecitorio una proposta di legge di riforma del servizio pubblico radiotelevisivo.”I nostri suggerimenti – ha aggiunto – li abbiamo formalizzati con un atto depositato al Senato già alla fine del 2021 ma anche allora, dopo decine di audizioni della commissione parlamentare che doveva elaborare il testo, il lavoro non è approdato mai in Aula. Sulla riforma non c’è tempo da perdere; anche il recente ricambio dei vertici e delle direzioni non risponde ad esigenze industriali o di prodotto ma esclusivamente alle richieste del mutato quadro parlamentare e di governo”.”Anche le incertezze sulle risorse determinate dalle posizioni del ministro azionista che non scioglie il nodo sull’importo e le modalità di riscossione del canone sono un segnale dell’urgenza di una riforma complessiva che assicuri alla Rai la necessaria autonomia e indipendenza per essere all’esclusivo servizio di tutti i cittadini e le cittadine”, ha concluso Macheda. Alla conferenza stampa era presente anche il Presidente della Fnsi, Vittorio Di Trapani.
“Articolo21 appoggia con grande impegno il progetto di riforma della Rai annunciato oggi dall’Alleanza Verdi-Sinistra italiana”. Lo afferma Vincenzo Vita dell’Associazione Articolo 21. “La nostra associazione – ha aggiunto –  invita tutte e tutti a sottoscrivere l’appello contro l’esclusione dal palinsesto del servizio pubblico del programma di Roberto Saviano. Già 50mila firme sono arrivate e vogliamo continuare fino in fondo. Così come, proponiamo alla Cgil e alle numerose associazioni proponenti di dedicare una parte significativa della manifestazione sui diritti costituzionali prevista per il prossimo 7 ottobre alla libertà di informazione”.

 

 


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