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Come è noto, un emendamento della Lega -inserito nel provvedimento sul Giubileo- conclude bruscamente la vigenza dell’attuale gruppo dirigente: dalla presidente Marta Donzelli, all’intero consiglio di amministrazione, al Conservatore Alberto Anile. Una repressione in piena regola. Non solo. Si ridefinisce il ruolo del Comitato scientifico, composto dai rappresentanti dei ministeri della cultura, della scuola, dell’università e dell’economia, attribuendo all’organismo impropri poteri di nomina. Lottizzazione perfetta, con qualche errore di ortografia però.
La strada obliqua e furbesca scelta dal governo e dalla maggioranza dà l’idea, comunque, di quale sia il clima culturale in cui navighiamo.
Altro che contro narrazioni evocate dal titolare del Mic Sangiuliano. No. Occupazione brutale di un luogo fondamentale per la crescita della prodizione cinematografica e audiovisiva, a suo tempo riformato da Roberto Rossellini.
Insomma, una vergogna, che non può finire così. Ci si era illusi che l’emendamento fosse stato ritirato, ma era solo una piccola tattica per inserire un dicastero capeggiato da Forza Itali tra i partecipanti al tavolo spartitorio.
La lotta continua, perché la posta in gioco va al di là dei delicati settori implicati. Si vuole imporre un pensiero unico, dalla Rai al cinema.
E, poi, è da verificare la stessa legittimità del testo, visto che un Comitato scientifico non dovrebbe avere poteri ultronei. Venerdì (domani) il testo va in Aula con il probabile ricorso alla fiducia. Vedremo chi ci metterà la faccia. Comunque, studentesse e studenti, con il plauso di tantissime firme, intendono resistere. E noi con loro.
