“Il linguaggio usato da
Filippo Facci è incompatibile con la Rai Servizio Pubblico. Del resto, chi lo ha scelto sapeva cosa sceglieva visto che – ad esempio – solo pochi mesi fa si era già esibito in un fulgido esempio di razzismo contro i napoletani”. Lo scrive su Twitter il presidente della Fnsi,
Vittorio di Trapani che, a corredo della frase pubblica un’esternazione social dello stesso Facci, risalente al 19 aprile, che scriveva “Ah, se lavorassero come piangono” su una foto di tifosi del Napoli in lacrime. Il presidente della Fnsi, nello stesso contesto, pubblica la presa di posizione sulla vicenda delle
commissioni pari opportunità Fnsi, Odg e Usigrai che, insieme all”associazione GiULiA, “stigmatizzano profondamente l’articolo, il post, il tweet divulgati da Facci, tanto più preoccupate dalla notizia che lo stesso è annunciato come uno dei commentatori della televisione di servizio pubblico, con uno
spazio quotidiano su Raidue. Non sono i toni ‘dissacranti e ironici’ a turbare, ma la totale insensibilità su un problema che sconvolge le donne, tutte le donne, con un approccio disposto a violare ogni codice di civile rispetto. Le Cpo Fnsi, Odg, Usigrai e GiULiA, si riservano di denunciare al Consiglio di disciplina dell’Ordine dei giornalisti di Milano quanto sopra”.
Questo ciò che ha scritto Facci sulla ragazza che ha denunciato di essere stata violentata dal figlio del Presidente del Senato, Leonardo Apache La Russa: “Una ragazza di 22 anni era indubbiamente fatta di cocaina prima di essere fatta anche da Leonardo Apache La Russa”.
(Nella foto Filippo Facci)
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