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Il ritorno di fiamma della violenza Hooligans

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Una vera e propria guerriglia urbana. Il centro di Napoli è stato devastato dalla dagli Ultras dell’Eintracht di Francoforte. Si contano danni ingenti ai commercianti e agli esercenti cui sono state infrante vetrine, distrutti tavoli, danneggiati gli esercizi commerciali. La Polizia è stata a lungo impegnata per evitare il contatto con le frange estreme degli Ultras del Napoli. Una vettura degli agenti è stata data alle fiamme, colpiti autobus, ferito da una pietra un autista. Una cronaca annunciata, purtroppo.

Si dovrà capire cosa non ha funzionato contro la violenza criminale di gruppi organizzati che già avevano messo a soqquadro altre città europee.

La decisione da parte del Ministro Piantedosi di negare la vendita dei biglietti per lo stadio Maradona ai sostenitori tedeschi era stata criticata dal Presidente dell’Uefa Ceferin. L’intento italiano era impedire che gli Ultras di Francoforte raggiungessero Napoli. Il Tar aveva persino annullato il provvedimento come illegittimo, poi rinnovato dal titolare del ministero.

Di fatto il divieto di vendita dei biglietti non ha impedito a circa 600 soggetti dediti alla violenza di arrivare comunque a Napoli. In treno e in aereo.

Impossibile prevedere cosa sarebbe successo se invece i tifosi fossero entrati allo stadio, scortati in arrivo e in partenza, come avviene in ogni trasferta organizzata anche in Italia. Sarebbe stato possibile controllarli meglio? Sarebbe stato possibile impedire loro di muoversi liberamente per Napoli? Domande che non hanno risposta. Come non ha risposta un altro quesito: si poteva impedire l’arrivo degli Ultras tedeschi, liberi invece di alloggiare negli alberghi anche sul lungomare napoletano pur senza biglietto?

Certamente le decisioni assunte e le contraddizioni che le hanno accompagnate, hanno generato incertezza. E lasciato gli agenti di pubblica sicurezza in balia di esperte frange di violenti. Ineccepibile il lavoro della Polizia sul campo di battaglia di Napoli. Come sempre sono stati gli agenti a rischiare di più. E a loro va riconosciuta grande professionalità.

E’ da qualche mese che nel mondo Ultras europeo sta succedendo qualcosa. Si assiste ad un rigurgito di violenza. Dallo scontro tra frange estreme del Napoli e della Roma in autostrada; dall’assalto di gruppi organizzati della Stella Rossa a Roma dopo una gara dei giallorossi di campionato, con furto di uno striscione dei Fedayn  poi bruciato nello stadio di Belgrado; alla presenza di Ultras bergamaschi a fianco di quelli tedeschi nell’attacco di Napoli. Rigurgiti di violenza che indicano trame e alleanze. E che degenerano in assurda ed ingiustificata violenza.

E’ auspicabile che ciò che emerge in superficie sia monitorato e indagato. Per prevenire un pericoloso ritorno di fiamma degli Hooligans presenti in molte piazze del continente dopo le aspre battaglie del passato per eliminare la violenza dal mondo del calcio.

Occorre grande attenzione e strategie chiare e condivise. E soprattutto nessun cedimento, né culturale né politico, nei confronti dei gruppi violenti che avvelenano l’atmosfera degli stadi.

Ciò che è successo a Napoli non deve essere sottovalutato. Dal mondo del calcio e dagli osservatori sulla violenza.

Non chiamiamoli tifosi. I violenti del calcio sono solo delinquenti. Pericolosi delinquenti.


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