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Durigon denuncia Domani, la redazione: «È ossessionato da noi e fa sequestrare un articolo»

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L’azione legale del sottosegretario al Lavoro per un pezzo di cronaca. «Il fatto curioso» è che la procura ne ha ordinato il sequestro «inviando due carabinieri per recuperare il “corpo del reato”», raccontano i giornalisti. La nota del Comitato di redazione.

«Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro, prosegue la sua campagna contro Domani, contro i nostri articoli e le inchieste pubblicate da quando esiste questo quotidiano. L’ultima in ordine di tempo è la più inaspettata e ha assunto contorni inquietanti». Questa la denuncia della redazione del quotidiano diretto da Stefano Feltri contenuta nell’articolo, pubblicato anche sul sito web della testata domenica 5 marzo 2023, che riportiamo di seguito.

A seguire, la nota del Comitato di redazione del giornale, dal titolo “Carabinieri in redazione e la libertà dei media”, pubblicata online lunedì 6 marzo.

Durigon è ossessionato da Domani e fa sequestrare un articolo
di Redazione Domani

Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro, prosegue la sua campagna contro Domani, contro i nostri articoli e le inchieste pubblicate da quando esiste questo quotidiano. L’ultima in ordine di tempo è la più inaspettata e ha assunto contorni inquietanti.

Venerdì scorso (3 marzo 2023, ndr) due carabinieri hanno bussato alla porta della redazione del giornale. Hanno esibito un provvedimento di sequestro di un articolo scritto da Giovanni Tizian e Nello Trocchia sulla condanna di Simone Di Marcantonio per estorsione.

Di Marcantonio, era segnalato nel servizio pubblicato qualche mese fa, è stato un dirigente del sindacato Ugl quando Durigon era vicesegretario.

Fu proprio Durigon a portare Di Marcantonio nell’organizzazione sindacale. Del rapporto tra i due ne avevamo scritto nel 2022 e successivamente quando è arrivata la condanna per Di Marcantonio, processato insieme a personaggi affiliati al famigerato clan Di Silvio di Latina.

Durigon ha denunciato Domani per quest’ultimo articolo di cronaca. Il fatto curioso è che la procura ha ordinato il sequestro dell’articolo sulla base della querela presentata dal sottosegretario.

Metodo originale, prima di tutto perché è chi denuncia che dovrebbe allegare alla querela l’articolo che ritiene diffamatorio.

Evidentemente Durigon non lo ha fatto. Così la procura di Roma ha pensato bene di sequestrarlo inviando due carabinieri in redazione per recuperare il corpo del reato, cioè l’articolo.

Una storia paradossale, e viene da chiedersi da cosa si sia sentito diffamato il sottosegretario se non ha neppure presentato ai magistrati “il corpo del reato”.

Il magistrato, invece di chiedere al querelante di produrre il materiale, ha preferito firmare un atto invasivo nei confronti di Domani.

Non è la prima volta che il sottosegretario denuncia Domani.

Carabinieri in redazione e attacchi dal governo. La libertà dei media è sotto scacco
Il comunicato del Cdr di Domani

La redazione di Domani denuncia un clima inaccettabile nei confronti dei media liberi e di questa testata.

Venerdì 3 marzo le forze dell’ordine si sono presentate nella redazione di Domani esibendo un provvedimento di sequestro.

I carabinieri hanno sequestrato un articolo a firma di Giovanni Tizian e Nello Trocchia riguardante la condanna di Simone Di Marcantonio, a seguito di una denuncia da parte del sottosegretario al ministero del Lavoro, Claudio Durigon.

Una procedura a dir poco irrituale, motivata con la necessità di procurarsi l’articolo stesso (peraltro reperibile già pubblicamente sul sito del giornale).

La redazione di Domani si trova per l’ennesima volta messa all’indice da un membro del governo: già la premier Giorgia Meloni stessa non ha esitato, neppure a incarico assunto, nel voler portare in tribunale il direttore e il vicedirettore di questo giornale.

Ora un sottosegretario di questo governo ha presentato una querela con l’esito che i carabinieri sono entrati nella redazione di un giornale.

Ormai è evidente su scala europea l’utilizzo delle querele a scopo di intimidazione della libera stampa: a livello internazionale le querele bavaglio hanno anche un nome, “slapp”, sberle.

Ma è anche chiaro che siamo di fronte a una eccezione italiana, per l’uso abusivo del potere allo scopo di condizionare la libertà di informazione.

Questa redazione vuole mettere in allerta l’opinione pubblica sugli attacchi alla stampa, e anche confermare il patto di fiducia con i propri lettori: i giornalisti di Domani non si fanno intimidire.

PER APPROFONDIRE
Il testo integrale dell’articolo “Durigon è ossessionato da Domani e fa sequestrare un articolo” è pubblicato sul sito web del giornale a questo link. La nota del Comitato di redazione che riportiamo di seguito è online a questo link.

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