Politica, banche e magistratura si accorgono, solo adesso, che per gli oltre cento miliardi (di cui dieci di truffe) di euro di lavori con “bonus edilizia” manca la copertura finanziaria (pari a circa 5 finanziarie). Nella migliore delle ipotesi si è commesso un falso ideologico. Nelle leggi c’è un angolino dove sta scritto “Con fondi….”. Nel caso della legge del “bonus” i puntini di sospensione sono rimasti tali: coperture finanziarie inesistenti. Certamente la copertura reale c’è stata per le truffe che la legge ha consentito, con costi/mq superiori alle nuove realizzazioni e prezzi alle stelle.
Viene il sospetto che lo scopo vero della legge sia stato proprio far arricchire alcuni avveduti amici che in tempi brevissimi hanno ricevuto i soldi dalle banche. Chiunque ha chiesto un prestito o un mutuo da una banca sa quali assurdità e cavilli riescono a trovare i funzionari per negare, o almeno ritardare, l’erogazione del finanziamento. Nel caso dei “bonus” si sono riscontrati tempi record. Le pratiche sono state iper veloci, quando le documentazioni erano false: immobili inesistenti, condomini virtuali, progetti fantasma, fatture false, pratiche amministrative inventate. Per tali “opere” può bastare solo qualche ora di “mascariamento” delle carte. Una velocità da Pnrr.
Le truffe riscontrate supereranno i dieci miliardi, ma la truffa politica ha valore forse maggiore. Il provvedimento dei “bonus” ha evidenti connotati di incostituzionalità, in quanto ha favorito solo chi, oltre ad avere una casa, aveva la disponibilità di avviare i lavori e beneficiarne, grazie agli alti redditi. Difatti nelle periferie popolari non si è aperto neanche un cantiere. Moltissimi nelle ZTL.
Resta insoluto l’enorme problema della carenza degli alloggi. Con cento miliardi si sarebbe potuta avviare una sana politica edilizia. Ma tutti sono contro la “speculazione edilizia”, per il solo fatto che lascia modesti margini e crea vera occupazione. Banche e politica preferiscono la speculazione finanziaria ed immobiliare. Come la grande truffa delle cartolarizzazioni degli immobili pubblici.