“Come volevasi dimostrare l’asta per l’assegnazione delle frequenze digitali non si farà e comunque non si fará certamente prima delle prossime elezioni e questo nonostante i ” ripetuti e solenni” annunci del governo che, non solo si era impegnato a garantirne lo svolgimento entro il mese di dicembre… ma aveva anche liquidato con sufficienza e fastidio interpellanze ed interrogazioni parlamentari. L’allarme, lanciato oggi , anche da Aldo Fontanarosa, con un articolo ben documentato, pubblicato su Repubblica, é assolutamente fondato”. Lo afferma in una nota il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti.
“Rilievi delle Autorità internazionali, ricorsi presentati o annunciati,
errori contenuti nel bando di gara, ritardi accumulati dall’Agcom…. sia
come sia l’asta, almeno per ora,é saltata e chi ha lavorato per la
conservazione dell’esistente e la tutela del conflitto di interessi puó
legittimamente festeggiare. Poco interessano adesso le giustificazioni
postume che saranno fornite dai diversi soggetti coinvolti, piuttosto
spetta ora ai candidati alla presidenza del Consiglio far sapere se e
come riproporranno l’asta, risolveranno il conflitto di interessi e
procederanno a liberare la Rai e le Autorità da ogni interferenza
indebita. Almeno su questo punto sarebbe auspicabile la piú ampia
convergenza tra Bersani, Monti, Ingroia, Grillo, Fini, Casini, Di Pietro e
via discorrendo, senza eccezione alcuna”.