La scelta più bella l’ha fatta Famiglia Cristiana che ha assegnato il titolo di “Italiani dell’Anno” ai giovani costruttori di pace. I quattro studenti che campeggiano sulla copertina del primo numero del 2023 sono un simbolo e un programma. Il simbolo di chi resiste alla propaganda di guerra e il programma di chi vuole dare una mano alla pace.
La narrazione pubblica della guerra è tossica, alimenta il senso di impotenza, il fatalismo e la rassegnazione. Per contrastarla occorre dare nuovi volti e nuova forza all’impegno per la pace. Sappiamo che non è e non sarà facile. Dalla nostra parte avremo solo il tragico incalzare dei fatti e delle loro conseguenze. L’incendio ancora circoscritto all’Ucraina che si espande. L’aria sempre più avvelenata che rinfocola vecchi e nuovi conflitti come quelli del Kosovo e della Palestina. I prezzi dell’energia e l’inflazione che stanno impoverendo famiglie e imprese. Un governo che vuole impedire alle navi umanitarie di salvare le vite umane. Donne afgane e iraniane a cui vengono sequestrati libertà e diritti. A tutto questo dobbiamo rispondere dando sostanza alla pace e alla nostra volontà di costruirla fattivamente.
Assieme al 21 maggio (Marcia PerugiAssisi) e al 1 marzo (Giornata nazionale della cura), nell’agenda 2023 dei Costruttori di Pace c’è però anche un’altra data che incombe: il 24 febbraio, tragico anniversario di una guerra che i governi non hanno ancora deciso di fermare. Al di là di tutte le parole di condanna dell’invasione russa, al di là di tutti gli appelli al negoziato che ripeteremo all’infinito, quel giorno vogliamo stringerci ancora una volta attorno ai bambini, ai vecchi, alle donne e agli ammalati che sono ancora prigionieri della guerra in Ucraina e di tutte le altre che continuiamo colpevolmente a ignorare. Lo faremo condividendo il buio e il freddo delle tenebre in cui sono precipitati. Lo faremo camminando di notte da Perugia ad Assisi, ascoltando le loro grida di disperazione ma anche portando ciascuno una fiaccola, una luce capace di accendere una speranza e illuminare una strada. Facciamolo assieme.
Flavio Lotti, Coordinatore della Marcia PerugiAssisi