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Di informazione si muore, 67 giornalisti uccisi dall’inizio dell’anno

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Sessantasette giornalisti e operatori dell’informazione uccisi mentre svolgevano il proprio lavoro in tutto il mondo, di cui 13 in Europa. È l’agghiacciante bilancio del 2022, anno peraltro non ancora terminato. Un dato aumentato rispetto al 2021, quando erano stati 47. Lo ha riportato la Federazione Europea dei giornalisti (Efj), citando dati della Federazione internazionale (Ifj). La Efj ha pertanto rilanciato un forte appello alla comunità internazionale perché si mobiliti con urgenza per difendere la  sicurezza dei giornalisti e l’ONU intervenga su questo grande tema.
La guerra in Ucraina ha causato 12 morti di giornalisti, ma è altrettanto drammatico quello che succede in Messico, dove le uccisioni dei giornalisti avvengono per mano delle organizzazioni criminali che uccidono i cronisti d’inchiesta nella più completa impunità. Undici sono stati i giornalisti ammazzati nel Paese sudamericano _quelli documentati, almeno _ anche se il dato reale rischia di essere più elevato. Sei omicidi di colleghi  sono invece quelli documentati ad Haiti, a causa dei disordini  e al collasso del sistema in atto.
In totale, la Americhe contano 29 uccisioni di giornalisti, l’Europa 13,  il Medio Oriente 5, l’Africa 4, mentre 16 sono i delitti nell’area Asia Pacifico.
Ci sono poi i dati sempre più preoccupanti degli arresti che coinvolgono la categoria. Sono 375 i giornalisti dietro le sbarre, di cui 124 in Europa. Nel perimetro Europeo, 52 giornalisti sono in carcere in Turchia,  33 in Bielorussia, 19 in Russia, 13 in Ucraina (compresi i territori occupati della Crimea ) 4 in Azerbaijan (quest’ultimo è un paese affiliato alla Efj), 1 in Georgia, 1 in Polonia e 1 nel Regno Unito. Efj e Ifj  ritengono dunque urgente e improcrastinabile una delibera dell’assemblea generale delle Nazioni Unite che vari la Convenzione della Ifj sulla sicurezza e indipendenza dei giornalisti.
Il segretario generale della Efj, Ricardo Gutiérrez,  ha fatto un appello ai governi di tutti i Paesi europei affinché implementino la Raccomandazione 2016 /4 sulla protezione dei giornalisti.

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