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A Gualdo Tadino incontro con Asmae Dachan e Giuseppe Giulietti per parlare di conflitti e informazione

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Un incontro per parlare di “Guerra, pace, conflitti dimenticati, profughi e libertà di informazione” si terrà a Gualdo Tadino giovedì 17 novembre alle ore 17 presso la Mediateca del Museo dell’Emigrazione in piazza Soprammuro.

Dopo le introduzioni del sindaco di Gualdo Tadino e presidente di Ali Umbria, Massimiliano Presciutti, dialogheranno il giornalista Giuseppe Giulietti, presidente della Federazione della Stampa, e Asmae Dachan, giornalista e scrittrice italosiriana.

Asmae Dachan è esperta di Medio Oriente, Siria, Islam, dialogo interreligioso, immigrazione e terrorismo internazionale. Lavora come freelance per diverse testate nazionali e internazionali, tra cui Avvenire, Confronti, Panorama, L’Espresso, Vita non Profit, Altreconomia, Venerdì di Repubblica, The Post Internazionale e Senza Filtro. Ha operato in Italia, Turchia, Siria, Grecia, Giordania, Inghilterra, Belgio ed Etiopia. E’ docente a contratto di Arabo Multimediale all’Università degli Studi di Macerata. È creatrice e autrice del blog Diario di Siria – “Scrivere per riscoprire il valore della vita umana” e del podcast “Siria, guerra e gelsomini”.

Autrice di diversi libri di narrativa e poesia e vincitrice di numerosi premi e riconoscimenti nazionali e internazionali, è definita “Penna dei due mondi” e il 2 giugno 2019 è stata insignita del titolo di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana. È ambasciatrice di Pace dell’Università della Svizzera per la Pace e volontaria soccorritrice della Croce Rossa Italiana.

Al termine verrà presentato il suo ultimo libro “Cicatrice su tela”, Castelvecchi Editore. E’ un romanzo su ferite che si rimarginano lasciando il segno, ma anche sul nuovo incontro di due metà separate. L’arte è il filo che lega tutti i personaggi, le cui vite non sono realmente come sembrano. Sullo sfondo di quest’opera, ambientata a Firenze, ci sono sfumature che richiamano alla Siria, così lontana, così vicina. Con una scrittura al tempo stesso forte e delicata, l’autrice affronta i temi della violenza, elemento che segna la vita dei protagonisti e del desiderio di riscatto e rinascita che li anima. L’opera è il terzo romanzo della giornalista e scrittrice italo-siriana.


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