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Un appello per salvare la docente bielorussa Natallia Dulina, rischia 4 anni di carcere

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Oggi è il compleanno della prigioniera politica bielorussa Natallia Dulina. La professoressa Natallia Dulina è la miglior italianista bielorussa, nel mio libretto universitario c’è il suo autografo: ho fatto con lei l’esame di lingua e cultura italiana quando ero studente dell’Universita Linguistica di Minsk. L’Università che l’ha licenziata a novembre 2020 dopo quasi 30 anni di carriera, perché era scesa in piazza a protestare contro i brogli elettorali e le violenze delle forze dell’ordine. Da allora la prof.ssa Dulina è stata arrestata 5 volte e condannata a 15 giorni di arresto ogni volta, che ha trascorso nelle condizioni disumane riservate ai prigionieri politici dalle autorità del regime dittatoriale bielorusso: celle sovraffollate, letti senza materassi, niente beni di prima necessità come spazzolini da denti, assorbenti o medicine. A fine febbraio di quest’anno Natallia Dulina è scesa in piazza a Minsk a protestare contro la guerra in Ucraina. Un atto di eroismo puro nelle condizioni di terrorismo di stato. L’ha pagato con 15 giorni di arresto. Il 3 ottobre scorso gli agenti del corpo antisommossa bielorusso hanno fatto irruzione in casa della prof.ssa Dulina per arrestarla nuovamente: questa volta le autorità hanno aperto un’inchiesta criminale a suo carico per la partecipazione alle manifestazioni, perché la prof.ssa Dulina non si faceva intimidire dalle repressioni di stampo staliniano e continuava ad esprimere la sua posizione apertamente, nelle interviste ai media indipendenti bielorussi (censurati dalle autorità come “estremisti”) e sulla propria pagina Facebook. Ora Natallia Dulina rischia fino a 4 anni di reclusione. Sostenetela con una cartolina o una lettera, ecco l’indirizzo:

Natallia Dulina SIZO – 1 Vul. Valadarskaha, 2 220030 Minsk  Belarus

Qui troverete le indicazioni come scrivere ai prigionieri politici bielorussi: https://fidu.it/language/it/stand-with-belarus/

Sapere che non sono soli è di un’importanza enorme per loro.
(Nella foto Natallia Dulina)


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