BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

Fra i morti, alla ricerca della vita. “Pupo di zucchero” di Emma Dante al Teatro di Rifredi

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Ciò che la vita divide la morte unisce. Guccini la chiama la grande consolatrice mentre Totò la innalza a rivoluzionaria suprema che livella le differenze fra ricchi e poveri, nobili e non; la morte ha sempre esercitato un grande fascino sull’umanità. Nei primi giorni di novembre, quando le giornate si accorciano e il clima diventa sempre più rigido, ricorre la festa dei morti. Come nelle più antiche religioni animiste ancora oggi vengono portate offerte ai defunti, il pensiero varca il confine ultraterreno e viene catturato nel turbinio delle anime danzanti nei nostri ricordi.

Un anziano, solo, impasta un pupo di zucchero in una casa vuota dove riecheggiano le voci e i volti di tutti i suoi morti; proprio nella notte del due novembre infatti la casa torna a vivere e all’uomo è concesso rivedere i suoi cari e unirsi a loro in una danza sfrenata. Il ballo con la morte è un topos ricorrente, molti sono gli artisti che ne hanno evocato le note, a partire dalla  danza macabra di Camille Saint-Saëns passando per il Ballo in Fa diesis di Branduardi arrivando agli Iron Maiden con Dance of Death; Emma Dante riesce a trasporre in linguaggio teatrale questa meraviglia grottesca e a far incontrare quello che in apparenza sembra antipodale: il dolore del lutto e la gioia festosa del ricordo. In effetti in molte culture la morte non è abbinata alla grigiore e al silenzio, si pensi – per non andare oltre i nostri confini – agli etruschi che decoravano le tombe con scene di vita o agli stessi pupi di zucchero della tradizione siciliana: la fine della vita non è che una componente inscindibile dall’esistenza stessa e dunque viene festeggiata come un traguardo.

In questo straordinario spettacolo liberamente ispirato a Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile la regista/sceneggiatrice fa sfoggio del suo impareggiabile magistero teatrale consegnando agli spettatori l’espressione massima dell’arte scenica: i personaggi passano senza soluzione di continuità dalla cruda carnalità alla leggerezza delle anime pure, fino ad arrivare all’incredibile scena dell’abbraccio degli spiriti con la loro controparte materiale. Il povero vecchio solo nella sua casa plasma il pupo di zucchero come un demiurgo che crea la vita dal fango, ma la sua opera non potrà mai esistere senza l’aiuto dei morti, che danno valore al suo operato fornendogli uno scopo, una ragione d’essere.

L’aspetto scenografico è sublime nella sua asciuttezza e funzionalità, ogni oggetto è sufficiente e necessario per la realizzazione di quadri in movimento che si imprimono indelebili nella retina dello spettatore; le voci e i canti trascinano l’attenzione all’interno dello spazio scenico e la imprigionano come nel Tartaro. In un passaggio troviamo l’anziano protagonista sul proscenio a dare le spalle al pubblico, mentre schierati a festa davanti al fondale stanno i defunti con il loro chiassoso coacervo di lingue, colori e caratteri che permette a chi guarda di percepire il desiderio del vecchio di attraversare quel cancello che lo separa dai suoi cari.

Uno spettacolo imperdibile, un’estasi donata dalla più grande autrice teatrale contemporanea al suo pubblico; una pièce teatrale che vincerà il tempo accogliendo la Morte.

Sud Costa Occidentale

PUPO DI ZUCCHERO

La festa dei morti

PRIMA REGIONALE

testo e regia Emma Dante

con Carmine Maringola (il Vecchio), Nancy Trabona (Rosa), Maria Sgro (Viola), Federica Greco (Primula), Sandro Maria Campagna (Pedro), Giuseppe Lino (Papà), Stephanie Taillandier (Mammina), Tiebeu Marc-Henry Brissy Ghadout (Pasqualino), Martina Caracappa (zia Rita), Valter Sarzi Sartori (zio Antonio)

costumi Emma Dante

sculture Cesare Inzerillo

luci Cristian Zucaro

assistente ai costumi Italia Carroccio

assistente di produzione Daniela Gusmano

coordinamento e distribuzione Aldo Miguel Grompone, Roma

in coproduzione con Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Scène National Châteauvallon-Liberté / ExtraPôle Provence-Alpes-Côte d’Azur / Teatro Biondo di Palermo / La Criée Théâtre National de Marseille / Festival d’Avignon / Anthéa Antipolis Théâtre d’Antibes / Carnezzeria

e con il sostegno dei Fondi di integrazione per i giovani artisti teatrali della DRAC PACA e della Regione Sud

Prossime date di “Pupo di zucchero” in Toscana:

  • Pistoia – Teatro Manzoni 4 e 5 marzo
  • Cascina – La Città del Teatro 7 marzo

Fra i morti, alla ricerca della vita. “Pupo di zucchero” di Emma Dante al Teatro di Rifredi


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