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Da Schillaci notizie al rallentatore sul Covid

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«Libertà». Orazio Schillaci declina nella sanità una delle parole più usate da Giorgia Meloni (l’altra è «nazione») nel chiedere in Parlamento il voto di fiducia per il governo. L’obiettivo del ministro della Salute è la «libertà» dai pesanti vincoli umani, sociali ed economici imposti con il Covid. Più esattamente: Schillaci punta a «un progressivo ritorno alla normalità nelle attività e nei comportamenti» perché è cessato lo stato di emergenza.

Giusto, giustissimo. Gli italiani, come del resto gli altri popoli del mondo, sono stati sottoposti a durissime restrizioni nella libertà-diritto di movimento per combattere i contagi e contenere i morti causati dal Coronavirus. Confinamento, quarantena, distanziamento sociale, divieto di assembramento sono termini divenuti tristemente famosi negli ultimi tre anni.

Già il governo Draghi, con il calo dei contagi e dei decessi grazie soprattutto alla vaccinazione di massa, da mesi ha praticamente azzerato le restrizioni come l’obbligo dell’uso delle mascherine. Adesso Schillaci punta a un pieno “ritorno alla normalità” (probabilmente l’obbligo delle mascherine finirà anche negli ospedali).

C’è anche una grande novità sul piano della comunicazione. Una nota stampa del ministero della Salute ha annunciato: la pubblicazione «del bollettino» sui decessi e sugli infettati diventerà settimanale da giornaliera.

In sintesi: sempre più libertà-diritto di movimento per i cittadini di andare allo stadio, in discoteca e a lavorare, ma meno informazione sull’andamento della pandemia. Eppure il Covid non è stato ancora sconfitto: si registrano tutt’ora oltre 30.000 nuovi “positivi” al giorno e circa 100 morti. In Italia, dal febbraio 2020, si contano circa 180.000 decessi e quasi 24.000.000 di persone colpite dal Covid con esiti più o meno gravi.

Non solo. Nei prossimi mesi occorre grande attenzione. Alle tante varianti del virus già sperimentate come Delta e Omicron  se ne stanno aggiungendo altre. Più esattamente si stanno diffondendo Cerberus e Gryphon, due sotto varianti di Omicron, dai nomi bellicosi. Il piano del ministro Schillaci fa perno sul principio di libertà-diritto: amplissima per muoversi, libertà-diritto d’informarsi ridotta con la cadenza settimanale e non più quotidiana. Dunque: notizie al rallentatore.


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