80 anni dalla Liberazione, verso il 25 aprile 2025

Avvoltoi sull’Italia. Pochi margini di manovra, governo alla canna del gas

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Il tanto atteso esito delle elezioni italiane è giunto, per come ampiamente previsto. Purtroppo, per il grosso delle iniziative governative, pochi margini di manovra restano a Giorgia Meloni, che, come da lei affermato, riuscirà forse e soltanto a “Passare alla storia”. Passando alla geografia, siamo certi che il nuovo ministro degli esteri sarà meglio dell’uscito, ma è da lì che viene il peggio.

La guerra mondiale tra USA, Cina e Russia ha un solo obbiettivo possibile: l’Europa, il cui “ventre molle” è l’Italia. Tutto quanto sta “accadendo” nel mondo comporta enormi danni solo per l’Europa, con i massimi problemi per il nostro paese; in ultimo l’attentato al gasdotto “Nordstream” che, pur non in funzione (?), sta spargendo milioni di metri cubi di metano (con un effetto serra pari a circa cento volte la pericolosissima anidride carbonica); il prezzo del gas continua a salire.

La politica degli alti tassi sta ingigantendo il dollaro, mentre proprio gli USA sono “generosamente” pronti a vendere all’Europa petrolio e metano “per liberarla dalla dipendenza dalla Russia”, però pagando l’energia ai massimi prezzi e ai massimi valori del dollaro da trent’anni a questa parte.

Un perfetto esempio della farsa del c.d. “libero mercato” è portato dal TTF (Title Transfer Facility) che  stabilisce il prezzo del gas; una associazione privata che, un tempo a Londra, oggi è in un  palazzetto ad Amsterdam; tragitto come l’EMA (l’agenzia europea del farmaco). Gli stati che si stanno avvantaggiando delle truffe del TTF sono proprio USA, GB e Paesi Bassi. E’ proprio l’Olanda che si oppone, in Europa, al sacrosanto tetto al prezzo del metano (GNL). Considerando che, in poco più di un anno, il prezzo del GNL è più decuplicato: da 0,21 €./mc ai raggiunti 2,48 €./mc, siamo certi che in Italia ci sarà uno sterminio di imprese e famiglie. Che ci farà superare, in negativo, le condizioni economiche della Grecia di circa dieci anni fa. Pronti gli acquirenti.

Per Conte dovevano essere i cinesi, ma pare che compreranno gli USA, anche il Colosseo.


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