Si conclude il 2 ottobre a Torino la 1uarta edizione del Festival dell Migrazioni. “Un Festival – spiegano i promotori – che, partendo dal tema della Migrazione, parla di futuro con una narrazione diversa, forte, in grado di soverchiare lo stereotipo della paura e dell’invasione. I processi culturali e artistici che parlano di Migrazioni hanno il compito di smontare la violenza del sistema, la violenza del confine fisico e mentale, per dare significato e pratica a parole come convivenza, comunità, cura, diritto alla vita, inclusione, amore, desiderio, sogno, visione di futuro. Ci pare che per mettere in pratica tutto ciò occorra, prima di tutto, considerare coloro che sono arrivati da altri paesi come soggetti attivi e non solo oggetti da studiare o da raccontare. Occorre lavorare, abitare, pensare insieme e mettersi in ascolto reciproco per trovare un nuovo alfabeto comune e per riuscire a parlare, ciascuno e ciascuna con la propria voce”.
Il 1° ottobre alle ore 16.30 Valdocco / Sala Sangalli (Via Sassari 28) si terrà l’incontro dal titolo “Le resistenze, i conflitti e le migrazioni”
Un approfondimento sulla situazione politica di alcuni paesi per cercare di comprendere e raccontare una parte importante di flussi migratori.