In piazza a settembre come 20 anni fa

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Il tempo è poco, ma dobbiamo farcela. La proposta di Giulietti per una manifestazione prima del voto per difendere la libertà di espressione in tutte le sue forme è indispensabile.

Molti, troppi problemi sembrano ancora assenti dalla campagna elettorale e ne parleremo giorno per giorno, ma le mancate risposte al mondo dell’informazione che si sono accumulate in questi anni sono un segnale drammatico. Diciamolo chiaramente, dopo andrà anche peggio. Dunque difendiamo la libertà come può farlo la nostra categoria, difendendo insieme la libertà di ogni cittadino che ha il diritto di conoscere la verità o quanto di più ad essa si avvicina.

La politica ha dimostrato una forte intolleranza verso il giornalismo di inchiesta, una incapacità di confrontarsi con i dati di fatto, una voglia di censura e di bavaglio che potrà solo emergere in modo ancora più aggressivo. Dobbiamo attrezzarci, come in quell’ormai lontanissimo 2002 in cui i cittadini, milioni di cittadini, trovarono il coraggio di farsi sentire come si deve fare in democrazia: scendendo in piazza, manifestando, senza violenza ma con coraggio e determinazione. Ci aspettano anni durissimi, personalmente ritengo ben peggiori di quelli.

Quel popolo delle piazze, nei giorni in cui nasceva la nostra associazione, tutti noi insieme abbiamo dimostrato che ogni tipo di resistenza è utile. Organizziamoci, proviamoci, lavoriamo per riuscirci. La posta in gioco è troppo importante e la nostra coscienza non ci perdonerebbe se non facessimo la nostra parte proprio in un momento cruciale della storia del nostro paese.


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