Appreso delle scritte anonime — “Morite Luchetta” e “Negri a morte” — comparse ieri mattina sul muro del Centro di raccolta “Elide” di via Valdirivo a Trieste, esprimiamo sconcerto e preoccupazione per quanto accaduto alla Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin, una comunità che ha saputo trasformare due tragedie e un dolore fortissimo in un progetto di speranza e che da quasi trent’anni è a servizio dei bambini e delle bambine vittime delle guerre ma anche delle persone più fragili e povere della nostra città.
Confidiamo che si tratti di un episodio isolato e non sia, come temiamo e abbiamo modo di credere, il frutto di un clima che si è molto imbarbarito e che vede nel diverso una minaccia al proprio benessere, dimenticando le responsabilità che abbiamo nei confronti di chi scappa da guerre ed emergenze climatiche rispetto alle quali non siamo innocenti.
Da parte delle realtà in calce la massima solidarietà e riconoscenza alla Fondazione, alla presidente Daniela Luchetta e a tutti gli operatori e le operatrici che ogni giorno instancabilmente lavorano per consentire a ciascuno e a ciascuna di noi di restare umani.
Articolo 21
ACLI provinciali di Trieste
Articolo 21 FVG
Assostampa FVG
Camminare Insieme
Centro di accoglienza e di promozione culturale “Ernesto Balducci”
Comunità di San Martino al Campo
Comunità di Sant’Egidio di Trieste
Diritti e Storti
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