L’elezione di Damiano Tommasi a sindaco di Verona porta con sé la promessa di un rinnovato patto tra la comunità scaligera e i valori della Costituzione. Troppe volte una città ricca di storia e cultura è stata oscurata dalle azioni e dalle parole di gruppi che si richiamano apertamente al fascismo e ai suoi crimini. Delinquenti, dunque, non “goliardi” o portatori di posizioni politiche come vorrebbero settori giustificazionisti. Delinquenti che si sono macchiati di delitti anche gravissimi come l’assassinio di Nicola Tommasoli, pestato a morte da cinque giovani fascisti nella notte tra il 30 aprile e l’1 maggio 2008 nella centrale Corticella Leoni. Tommasi, nel proporsi ai concittadini, ha ribadito la volontà e l’impegno a costruire una Verona aperta e inclusiva, in cui i cittadini siano partecipi e protagonisti nella promozione dei diritti e nella condivisione delle responsabilità. Nel ricordo di Tommasoli, l’auspicio che Verona possa affermarsi sempre più come modello virtuoso di città accogliente e plurale.
(Nella foto Damiano Tommasi in campo con la maglia della Roma – Foto Rainews)