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Moving Communities, un workshop Internazionale contro razzismo e islamofobia

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Prende il via oggi a Palermo una tre giorni promossa da CISS – Cooperazione Internazionale Sud Sud, in media partnership con Focus on Africa, presso Camplus, spazio di relazione, scambio di idee e sviluppo dei talenti.
Il workshop “Moving Communities“ vedrà a confronto le realtà della società civile europea che al termine degli incontri e dei dibattiti darà vita al «Manifesto Moving Communities, Comunità in Movimento».

L’iniziativa del 27, 28 e 29 giugno porta a Palermo espressioni della società civile italiane ed europee come Razzismo Brutta Storia, Medici Senza Frontiere, ENAR – European Network Against Racism, LVIA, Stravox, Forum Antirazzista e tante altre ancora che insieme lavoreranno per co-creare il Manifesto Moving Communities con l’obiettivo di ideare una strategia condivisa per contrastare razzismo e odio anti migranti innescando un cambiamento duraturo e concreto. Durante l’ultima giornata, verrà presentato il lavoro svolto nei precedenti incontri alla presenza del presidente del CISS Sergio Cipolla, l’ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando, l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, il giornalista Andrea De Georgio, l’avvocato Giorgio Bisagna, rappresentanti della Carta di Roma e di Medici Senza Frontiere e Antonella Napoli, directrice di Focus on Africa che aprirà i lavori della tre giorni, che si concluderà il 29 giugno, con un intervento su «Immigrati: tra fake news e luoghi comuni da smentire.
Il compito e le responsabilità dell’informazione».

La città di Palermo, e la sua società civile, da decenni si distingue non solo per il suo essere città aperta, volta al confronto e al dialogo, ma anche per una presa di posizione politica molto forte verso la mobilità come diritto: “Esistono le politiche di gestione del fenomeno migratorio, che per loro natura possono cambiare in un senso o nell’altro,” afferma il Presidente del CISS – Cooperazione Internazionale Sud Sud “ma esiste anche un sentire della società nel suo complesso che molto spesso è ben più avanzato di queste politiche. Lo hanno dimostrato in Polonia le tantissime persone che questo inverno si sono spese a costo di notevoli rischi nell’aiutare migranti e rifugiati che si volevano respingere e lo ha dimostrato l’intera storia della città di Palermo, sempre aperta nel riconoscere il diritto alla mobilità di ogni essere umano. È quindi compito fondamentale della società civile battersi sempre perché la politica adegui le sue scelte ai valori più profondi che la animano.”
Negli ultimi anni fenomeni della violenza razzista e xenofoba sono aumentati in tutta Europa.
Secondo gli ultimi report della FRA – Fundamental Rights Agency dell’Unione Europea, le minoranze etniche e religiose in Europa sono tra i gruppi maggiormente discriminati per questioni legate al genere, ai simboli religiosi e al colore della pelle. In Italia, secondo i dati raccolti nel Libro Bianco sul razzismo edito da Lunaria, il biennio 2018-2019 è stato il peggiore degli ultimi dieci anni e gran parte degli episodi sono riconducibili a manifestazioni e atti razzisti di islamofobia e afrofobia.
Come emerso lo scorso 21 marzo durante la seconda edizione del EU anti-racism Summit, le grandi sfide politiche persistono ed è necessario un alto livello di impegno e cooperazione inter-istituzionale per affrontarle.

In partnership con il Nordic Diaspora Forum e Mater Africa nell’ambito del progetto Diaspora f.a.c.e.s. co-finanziato dall’Unione Europea, il CISS – Cooperazione Internazionale Sud Sud si prepara a una tre giorni di workshop suddivisi in gruppi tematici per discutere di razzismo, discriminazione, violenza, cittadinanza e politiche migratorie europee mediante dibattiti, presentazioni di libri e report con una giornata conclusiva aperta al pubblico, quella del 29 giugno, dove in conferenza stampa sarà presentato ufficialmente il Manifesto Moving Communities.


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