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“Nessuna risposta dal Copasir, voglio un incontro subito”. Intervista al segretario Fnsi Raffaele Lorusso

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“Il sindacato dei giornalisti non dovrebbe essere compito del Comitato stilare liste di alcun tipo”

“Non è stata fatta nessuna chiarezza sulle liste pubblicate domenica dal Corriere della Sera, quindi adesso sarà necessario da parte nostra chiedere un incontro ufficiale al Comitato parlamentare di controllo sui Servizi segreti”. Raffaele Lorusso, segretario della Federazione della stampa italiana (il sindacato unitario dei giornalisti), è stato ignorato nonostante il tono grave della nota fatta circolare lunedì in conseguenza alle liste di “putiniani” pubblicati dal quotidiano di Via Solferino e attribuire proprio al Copasir come se fosse la pratica più normale del mondo: “Suscita inquietudine apprendere che il Copasir sia in possesso di liste secretate di persone, fra cui giornalisti, classificate come filorusse e filoputiniane. Per evitare pericolose generalizzazioni e di diffondere un clima di sospetto, che porterebbe all’unico risultato di screditare il lavoro della stampa in Italia, sarebbe opportuno fare immediatamente chiarezza”.

Quindi, segretario, finisce tutto qui? Con la Fnsi ignorata?

Chiederemo al Copasir un incontro ufficiale con il sindacato dei giornalisti.

Ritiene che sia grave l’accaduto?

Non per fare inutile polemica… ammesso che esistano questi documenti secretati: in che modo sono stati compilati? Perché un conto è se c’è gente a libro paga di agenzie di propaganda russe, un altro se si tratta soltanto di opinioni dissonanti rispetto alla linea politica del governo e alle idee maggiormente diffuse. Ci sarebbe un articolo 21 della Costituzione da tutelare.

Poi non si capisce chi avrebbe compilato queste liste… direttamente il Copasir o i Servizi segreti? E, nel primo caso il Copasir da quando avrebbe questi poteri, non dovrebbe invece proprio svolgere funzione di controllo sull’attività dei Servizi? Il presidente del Copasir Adolfo Urso (Fratelli d’Italia) almeno ha precisato che il comitato effettivamente non ha poteri di indagine…

Certo, anche se quella precisazione non è sufficiente. È chiaro che non dovrebbe assolutamente essere compito del Copasir, che dovrebbe proprio controllare i Servizi e, anzi, garantire il rispetto del dettato costituzionale: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”.

Ieri Franco Gabrielli, capo dell’Autorità delegate perla sicurezza, ha affermato che l’intelligence non ha stilato nessun elenco. Ma sul ruolo dei Servizi e del Copasir stesso in questa vicenda non c’è, appunto, chiarezza?

Mi pare che il Copasir abbia contribuito con voci e vocette, sull’esistenza o meno delle liste e sulla paternità delle stesse, a un indigesto clima di sospetto diffuso che getta discredito sulla categoria dei giornalisti e pure su altre categorie.


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