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Cannes 2022. “For the sake of peace”: film sulle iniziative di pace in Sudan prodotto dall’attore e attivista Forest Whitaker

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Un festival, quello del 2022, dove la violenza dei conflitti è il tema di fondo : quando sul finire della cerimonia di apertura l’attrice Virginie Efira, madrina della 75 edizione,  ha annunciato a sorpresa il collegamento con Volodymyr Zelensky c’è stata un’ovazione. Il presidente della giuria Vincent Lindon, sin dall’inizio  aveva chiarito che sarebbe stata una edizione “dignitosa e rispettosa di questi tempi di guerra”. Lindon così si era espresso:“ Possiamo fare qualcosa di diverso dall’utilizzare il cinema, quest’arma emotiva di massa, per svegliare le coscienze e scuotere gli indifferenti?”. Non a caso l’attore e attivista Forest Whitaker, in questa edizione, ha ricevuto la Palma d’onore per il suo impegno umanitario.

Forest Whitaker nel 2012 ha fondato la Whitaker peace & development initiative (Wpdi), una ong che lavora per la pace e lo sviluppo economico nei territori dilaniati da conflitti armati, in particolare è attiva in Uganda, Sud Sudan, Messico, Sud Africa, Camerun, Ciad, Gabon e ha sede anche a Los Angeles. Whitaker è altresì inviato speciale dell’Unesco per la pace e la riconciliazione ed è membro del gruppo di difesa degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.

A Cannes ha portato fuori concorso il film da lui prodotto For the Sake of Peace, diretto da Christophe Castagne & Thomas Sametin . Un documentario che racconta attraverso l’esperienza di Nandege – una giovane madre sudanese, diventata con successo attivista per la pace – le ragioni che spingono gli abitanti del Sudan del sud a continue guerre. Scoriamo si tratti prevalentemente di una violenza legata a questioni di potere e a una cultura primitiva e predatoria: gli uomini delle diverse tribù si rubano vicendevolmente i capi di bestiame al fine di procurarsi la dote o sopravvivere. Nandege, che parla bene inglese e porta con Whitaker il suo messaggio nel mondo, è riuscita a far incontrare e riconciliare, contro ogni previsione, etnie diverse impegnate in conflitti secolari.

Il film racconta anche di Gatjang giovane che, in un campo profughi di Juba, insegna ai bambini a giocare a calcio usando lo sport per trasmettere la cultura della pace e trasformare gli atteggiamenti di rivalsa in competizione agonistica. “For the sake of peace” mette insieme piccole grandi iniziative di esseri umani pervasi da un forte bisogno di cambiamento creativo, attivi per fine dei conflitti in Sudan, esempio oltre i loro confini.

For the Sake of Peace: Directed by Christophe Castagne, Thomas Sametin. With Gatjang Dagor, Nandege Magdalena Lokoro.

USA, FRANCIA 2022 Durata 94 minuti


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