L’annunciato corteo nazionale di Casapound a Roma del 28 maggio, oltre che scandalo, sta provocando una serie di reazioni, in primis quelle di tantissime associazioni e cittadini, intellettuali, osservatori che chiedono alle istituzioni preposte a varare le autorizzazioni di bloccare una manifestazione oltraggiosa e anticostituzionale. Tra i primi ad aderire l’Associazione Articolo 21 che più volte ha chiesto l’applicazione delle legge e della Costituzione che vietano la ricostituzione del partito fascista e repliche di quello che fu un regime spietato. L’appello è indirizzato a Prefetto, Questore e sindaco di Roma e si sottolinea l’adesione di “associazioni partigiane, dei familiari dei Caduti di Piazza della Loggia, delle Famiglie Italiane Martiri, degli ex deportati nei campi di sterminio nazisti, degli internati militari nei campi di concentramento, dei perseguitati politici italiani antifascisti, dei partiti democratici, dei movimenti, dei sindacati dei lavoratori, delle organizzazioni studentesche”. Come si sa il 28 maggio 1974 a Brescia nella centrale piazza della Loggia, era in corso una manifestazione contro il terrorismo neofascista organizzata dal Comitato Unitario Permanente Antifascista (CUPA) e dalle organizzazioni sindacali, quando fu fatto esplodere un ordigno che causò la morte di otto persone, tra i 25 e i 69 anni ed il ferimento di oltre cento altre. La magistratura ha ormai accertato la natura neofascista della strage e la sua mano veneta.Il 28 maggio 1980 vengono inoltre uccisi: a Milano il giornalista Walter Tobagi (“Brigata 28 marzo”); a Roma, davanti al liceo “Giulio Cesare” viene ucciso il Vice Brigadiere Evangelista Francesco e feriti altri 2 poliziotti dai NAR, il gruppo neofascita di Mambro e Fioravanti.Una data dunque che segna momenti di dolore, morte, odio spietato che non può diventare la stesse di rivendicazioni ideologiche. “Contestualmente – si ricorda nell’appello – rimane esplicito il richiamo del movimento Casapound al fascismo ed accertato il suo sistematico ricorso all’uso della violenza ed all’apologia del fascismo, come dimostrato anche dalla sentenza di Bari su ‘ricostituzione partito fascista’ per Casapound. Motivo per il quale questo movimento dà scandalo nell’occupare ancora i locali pubblici di Via Napoleone III a Roma oppure di Area 121 ad Ostia.Convinti che ci sia in Italia e in Europa, ma anche nel nostro territorio e nella sua storia passata e recente, un legame insidioso e pericoloso tra fascismo, razzismo, criminalità organizzata ed antisemitismo, soprattutto in questo periodo di pandemia e di difficoltà economiche, riteniamo l’impegno delle istituzioni e dei cittadini debba essere – pertanto – forte, unito e consapevole. Un impegno, non solo incentrato nel rispetto delle leggi, ma soprattutto in un’azione di prevenzione e vigilanza, attraverso un lavoro culturale e di memoria dei valori fondanti, in particolare tra i giovani e nelle scuole”. Per tutte queste ragioni viene chiesto al Prefetto di Roma di “non autorizzare, il prossimo 28 maggio 2022, il corteo nazionale della formazione neofascista Casapound a Roma, Capitale d’Italia e città decorata di Medaglia d’Oro per il Risorgimento e per la Resistenza”.
Di seguito l’elenco dei fimatari e la raccolta di adesioni continua
Fabrizio De Sanctis – Ass. Naz. Partigiani d’Italia – Presidente Comitato Provinciale di Roma
Bianca Cimiotta Lami – Federazione Italiana Associazioni Partigiane – Presidente Roma e Lazio
Cristina Olini – Ass. Naz. Partigiani Cristiani – Responsabile sezione di Roma
Manlio Milani – Presidente Associazione Familiari Caduti Strage di Piazza della Loggia
Francesco Albertelli – Ass. Naz. Famiglie Italiane Martiri – Presidente nazionale
Aldo Pavia – Ass. Naz. ex Deportati nei campi nazisti – Vicepresidente nazionale
Anna Maria Sambuco – Ass. Naz. Ex Internati Militari – Presidente sez. di Roma
Paolo de Zorzi – Ass. Naz. Perseguitati Politici Italiani Antifascisti – Presidente Federazione di Roma
Fabio Pietro Barbaro – Ass. Naz. Volontari e Reduci Garibaldini – Presidente sez. di Roma
Michele Azzola – Segretario CGIL Roma e Lazio
Alberto Civica – Segretario UIL Roma e Lazio
Vito Scalisi – Presidente Arci Roma
Giuseppe De Marzo – Resp. Politiche sociali Libera contro le mafie
Leonardo Soffientini – Coordinatore Rete degli Studenti Medi Roma
Duccio Sarmati – Coordinatore Unione degli Universitari Roma
Massimo Converso – Opera Nomadi
Vincenzo Vita – Associazione Articolo 21
Rete #NoBavaglio
Mario Colamarino – Presidente Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli
Rete dei Numeri Pari
Cesare Antetomaso – Presidente Giuristi Democratici – sede di Roma “Gianni Ferrara”
Casa Internazionale delle Donne
Piero Latino – Segretario Articolo Uno Roma
Riccardo Sbordoni – Coordinatore Progetto Enea
Marco Bizzoni – Segretario Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea – Federazione di Roma
Adriano Labbucci – Segretario Sinistra Italiana Roma
Walter Tucci – Segreteria nazionale Partito Comunista Italiano
Sinistra Civica Ecologista
Andrea Silvestrini – Segretario Partito Socialista Italiano Roma
Guglielmo Calcerano e Marta Bevilacqua – Europa Verde provincia di Roma