Risoluzione del conflitto di interessi, normativa antitrust, liberazione delle Autorità e della Rai dal diretto controllo del governo e dei partiti, abrogazione di tutte le norme che ostacolano il diritto di cronaca, una nuova legge sull’editoria che stronchi il malaffare e dia sostegno a chi merita, la “riemersione” dal nero e dalla oscurità mediatica dei temi e dei soggetti sociali che sono stati cancellati perché sgraditi allo spirito dei tempi… Questi alcuni dei punti che sono al centro del documento votato dalla assemblea di Articolo21 nel corso della conferenza che si è svolta ad Acquasparta.
Il documento, in questi giorni, é stato inviato ai responsabili di tutte le forze politiche che hanno dichiarato la loro intenzione di voler chiudere con il ventennio berlusconiano senza cedere alle sirene della oligarchia tecnocratica e ai populismi di ogni forma e colore.
Per quanto ci riguarda il solipsismo, il soggettivismo esasperato, l’iperespansione del corpo dei capi che si sovrappongono e sostituiscono desideri e volontà di milioni di donne e di uomini rappresentano un avversario culturale ed etico, ancor prima che politico.
Per questo preferiamo il metodo delle primarie e sosteniamo qualsiasi percorso si fondi sulla trasparenza, sulla partecipazione diretta, sulla presenza dei “corpi” degli elettori oltre a quelli dei capi o presunti tali.
Magari non sarebbe male se questo metodo, sfruttando anche le opportunità offerte dalla rete, si estendesse anche a grandi opzioni politiche ed ideali, basti pensare a questioni delicate quali l’acquisto o meno degli F35, la patrimoniale, il conflitto di interessi, il riconoscimento dei diritti delle coppie di fatto, per fare solo qualche esempio.
Forse anche su questi temi sarebbe possibile e doveroso ascoltare il parere e le volontà degli elettori, coinvolgendoli nella costruzione del programma comune.
Da parte nostra abbiamo provato a delineare una possibile agenda relativa ad alcuni dei temi che riguardano la libertà di informazione e, di conseguenza, il corretto funzionamento del l’ordinamento democratico, oggi fortemente condizionato ed inquinato dall’irrisolto conflitto di interessi.
Ai nostri interlocutori, se vorranno accogliere l’invito, chiederemo impegni formali su temi e materia che il centro sinistra ha rimosso e che, comunque, non ha mai considerato tra le priorità anche e soprattutto quando ha assunto dirette responsabilità di governo.
Come sempre ci impegneremo a sostenere , alle prossime primarie, alle regionali, e alle politiche quelle candidate e quei candidati che si impegneranno a condividere le proposte racchiuse nel documento votato ad Acquasparta e che troverete in allegato.